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La tomba delle lucciole [Videoregistrazione]

DVD Yamato Video 2015

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Giappone, 21 settembre 1945. Alla stazione di Kobe, il quattordicenne Seita muore di inedia. Il suo spirito ripercorre i tragici eventi degli ultimi quattro mesi: i bombardamenti americani, il cadavere della madre sfigurato dalle ustioni, il padre a difendere la gloria dell'impero nella sua bianca uniforme da ufficiale di marina. Poi l'orologio, la fuga, i furti, la fame.
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Benedetto Morgera

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    20/01/2021
      

    Visione poco adatta a dei bambini

    Anime del 1988 [Hotaru no Aka] del regista Isao Takahata, tratto da un racconto di Akiyuki Nosaka. Due orfani di quattro e quattordici anni difronte all'orrore reale e metafisico della seconda guerra mondiale sul fronte del Pacifico. Siamo in un villaggio nei dintorni di Kobe, la piccola Setsuko e Seita provano a sopravvivere in quell'inferno di bombardamenti americani piovuti su una popolazione inerme. La sfida è troppo al di sopra delle loro forze e l'evolversi della storia è chiaro sin dalle prime immagini. La loro esistenza sarà purtroppo effimera proprio come quella delle lucciole citate nel titolo. Takahata tratteggia una vicenda comune a tutte le vittime innocenti di ogni guerra combattuta "contro" civili disarmati e non direttamente coinvolti nel conflitto. Immagini crude e piuttosto insolite per il cinema di animazione. Nello stesso anno per lo Studio Ghibli uscì "Il mio vicino Totoro" di Miyazaki, autentico cult movie, più "leggero" e gioiosamente infantile. Va sottolineato che entrambi i film ottennero in Giappone lo stesso successo di pubblico. Da non perdere... con qualche fazzoletto a portata di mano.
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  • 9 / 9 utenti hanno trovato utile questo commento
    20/02/2018
      

    Capolavoro straziante

    Pellicola datata 1988, la tomba delle lucciole torna dopo 25 anni a distruggere l'anima sia di chi lo vede per la prima volta sia di chi decide coraggiosamente di rivederlo. 1945. La città di Kobe fa da sfondo alla tragica vicenda di Seita e Setsuko, due fratelli che, dopo aver perso la madre, si trovano ad affrontare da soli la brutalità della guerra. Un realismo spietato accompagna lo spettatore già dalle prime sequenze; la prima immagine permette infatti di comprendere da subito l'epilogo della storia. Takahata ci catapulta in uno stato d'animo soffocante. Inevitabile uscire turbati da questo capolavoro, straziante ma imperdibile.
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