Quando una dodicenne dichiara che la sua prima ingiustizia è stata la nascita del fratello cosa significa? Questo libro cerca di esplorare come il senso di ingiustizia possa diventare il punto di partenza di un conflitto che dura tutta la vita tra i propri desideri e i lìmiti del mondo esterno, tra l'invidia e la competizione.
[...]
Un bambino che affronta la perdita di ciò che non ha scelto, le frustrazioni imposte dalla natura, dalla famiglia, dalla società, di quale sostegno ha bisogno per diventare un adulto responsabile? E perché un adolescente è spinto a scegliere un modello di giustizia che giudica gli "estranei" come nemici da contrastare? Il tema della giustizia può essere discusso su due piani differenti: uno che riguarda la scelta individuale, l'altro relativo alla scelta pubblica o politica sociale. Affetti, legami, attività rendono ì due ambiti di riflessione sovrapponìbili ma non sempre basati sugli stessi principi: l'Autrice vuole richiamare l'attenzione di genitori, insegnanti, psicologi e assistenti sociali sullo sviluppo dei concetti di giusto e ingiusto nell'infanzia e nell'adolescenza, nella convinzione che solo trasformando la vendetta in equità
si può costruire una società decente.
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