Nella società contemporanea la retorica ha ritrovato la sua centralità svolgendo una funzione rilevante nelle varie forme del discorso pubblico che si basano sulla persuasione, il fenomeno che, senza alcuna coercizione, induce le persone a sostenere un'opinione che prima non avevano o a cambiare quella in cui credevano.
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In questo ambito, che comprende la pubblicità, la comunicazione politica e la comunicazione sociale, la retorica risulta strumento essenziale per svelare i meccanismi della manipolazione e della propaganda: le fallacie, l'uso spropositato degli elementi passionali a scapito della razionalità, il culto della personalità, la menzogna, l'eufemismo, la petizione di principio. Tutte tecniche per la costruzione e il controllo del consenso che la retorica può smascherare, aiutandoci ad essere cittadini più liberi e consapevoli. Il libro ricostruisce le forme e le modalità di questa funzione critica della retorica tenendo conto dell'insegnamento dei suoi più importanti sostenitori: da Aristotele a Cicerone e Quintiliano, da Genovesi a Leopardi e Vico, fino ad arrivare agli autori della neoretorica come Perelman.
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