Dettaglio del documento
- Lo trovi in
- Scheda
- Commenti
Se vuoi inserire un commento a questo documento o indicare con un voto da 1 a 5 la tua preferenza inserisci il tuo codice utente e la tua password dal pulsante Accedi in alto a destra.
Non sei ancora un nostro iscritto? REGISTRATI ON-LINE!!
Non sei ancora un nostro iscritto? REGISTRATI ON-LINE!!
-
2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento16/12/2020
Che gusto c'è a essere il diavolo se non puoi farlo sapere a nessuno?
Thriller diretto da Donato Carrisi, tratto da un suo romanzo. Belle atmosfere, cupe e fredde, con un fantomatico paese, Avechot, che si trova in una valle fuori mano, dove il turismo è scomparso da tempo, dove tutti si conoscono, e molti appartengono a una comunità religiosa molto chiusa e bigotta. Ha ben poco di italiano, sembra ambientato nell'America profonda. Una ragazzina scompare, arriva un poliziotto da fuori, uno abituato a giocare sporco con i media, e senza scrupoli. Anni prima è diventato famoso per aver incastrato un serial killer che poi si è dimostrato del tutto estraneo ai fatti, e che è stato profumatamente ricompensato dallo Stato per la sua carcerazione. Non voglio rivelare troppo la trama, ma si tratta di un rapimento ispirato a casi passati. Il finale capovolge tutto, anche se qualche indizio per intuire le ultime scene erano stati disseminati lungo il racconto. Da vedere, se piace il genere.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento22/09/2020
A che serve se nessuno sa che sei il male?
In questo film gli attori recitano magistralmente e l'autore dimostra la sua bravura nel costruire una storia sulla vera natura umana, che si svela solo nel finale. La luce diafana e rarefatta della nebbia, che avvolge il piccolo paese incastonato nelle montagne alpine, lo fa sembrare un luogo sospeso tra terra e cielo e questo non-luogo ben rappresenta la nostra condizione mentale, dove noi pensiamo di capire ciò che ci accade e di conoscere chi ci circonda, ma invece vediamo - attraverso la nebbia dell'apparenza - solo quello che ci vogliono mostrare o che noi siamo disposti a vedere. Questa condizione di inganno sembrerebbe condannarci senza speranza, se non fosse che alla fine, anche il male ha un limite, perché "la vanità" lo porta a mostrare ciò che è veramente.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento09/09/2020
Gioco di specchi
È sempre singolare leggere critiche oltremodo negative su un libro che vende migliaia di copie o su un film che incassa milioni di Euro. Eppure è proprio il caso di questo film girato dallo stesso autore del libro. I critici si sono accaniti, con particolare pignoleria, su particolari secondari del film (per esempio i vestiti della giornalista Stella Honer, ritenuti pacchiani o, comunque, improponibili nel contesto della vicenda). Nel migliore dei casi lo hanno accolto con una certa sufficienza, riservando al regista la frase famosissima: “sì …, ma …”, dove la congiunzione avversativa stronca sul nascere qualsivoglia giudizio positivo. Ebbene il film di Donato Carrisi è un bel film. La trama ti lascia senza fiato fino al colpo finale, ovviamente inaspettato, e gli attori recitano in modo superbo la parte loro assegnata in un gioco continuo di specchi. Certo su tutti svetta Toni Servillo, il protagonista, nella parte dell’agente speciale Vogel ma anche gli altri non sono da meno. Cito solo Antonio Gerardi nella parte dell’avvocato Levi elegantissimo e rapace come Vogel. La trama è presto detta. Una ragazzina scompare e l’agente Vogel viene chiamato per trovarla, viva possibilmente. Il film è spietato. Donato Carrisi esaspera l’aspetto tenebroso (ambiguo, afferma uno dei protagonisti) delle persone. L’atmosfera è cupa, i colori smorti. Anche il sole, le rare volte che sembra apparire, non illumina nulla anzi accentua ancor di più le ombre. L’unica molla che spinge tutti a interessarsi della ragazzina scomparsa è una morbosa, pelosa, impietosa curiosità. È proprio bello vedere con quale consapevolezza l’agente Vogel gigioneggia occupando la scena con mosse studiate. A lui interessa solo conquistare qualche punto di share nel notiziario della sera. È una persona intelligente e capace l’agente Vogel ma è tutto teso a pavoneggiarsi davanti le telecamere e con i giornalisti. In questa valle chiusa dove, a ridosso delle Alpi, è situato il paese di Avechot, il circo mediatico diventa un circolo vizioso che stritola tutti nella propria vanità alla disperata ricerca del mostro da sbattere in prima pagina. Chiudo con due frasi. La prima: Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità. E Vogel è uno molto vanitoso. La seconda: nella vita reale il movente più frequente di un omicidio è il denaro. E il professor Loris Martini ha un estremo bisogno di soldi. Così come la giornalista e come l’avvocato, a ben vedere. Il film si chiude con Jean Reno, così come con lui era iniziato nella notte e nella nebbia, ed è un finale terrificante e pieno di sole malato.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento18/10/2019
Ottimo thriller
Ottima trasposizione cinematografica di un ottimo libro. Carrisi ha ben saputo tradurre in immagini le atmosfere nebbiose ed angoscianti del romanzo. Ottima anche la scelta degli attori: Servillo e' perfetto nella sua interpretazione di Vogel. Ho inoltre avuto l'impressione che gia' nel romanzo Carrisi si capitasse a Boni nel creare il personaggio del prof. Martini.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento01/05/2019
"La notte in cui tutto cambiò per sempre" ...
... è l'incipit del romanzo di Donato Carrisi, sceneggiatore e regista dell'omonimo film. Una storia nebbiosa, sospesa nel tempo e in un luogo lontano, che diventa un giallo a combinazione, ben scritto e interpretato. La chiave si cela nella frase pronunciata da un personaggio: "la prima regola di un grande romanziere è copiare". A Voi la soluzione. Opera di narrativa e di cinema suggestiva e avvolgente. Buona lettura e visione.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato