Nella cantina della casa dell'insegnante di matematica Cornelius Engelbrecht, signore sobriamente vestito, dal carattere chiuso e atteggiamento sfuggente, giace un quadro prezioso che ritrae una ragazza vestita di blu.
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In un momento d'abbandono e di familiarità, Engelbrecht confida ad un amico che il quadro, risalente al XVII secolo, è una delle opere 'ignote' del grande pittore olandese Vermeer: suo padre, ufficiale nazista durante la guerra, l'aveva sottratto a una famiglia ebrea.