Un libro senza senso non mi è piaciuto niente

Una famiglia parecchio originale, per non dire stramba. Due genitori sessantottini, che non portano vestiti in casa, lei scappata di casa ancora minorenne, lui ebreo franco-algerino, un pied-noir, in pratica, affetto da manie ossessivo-compulsive. Due figli, la maggiore, Esther, che racconta in prima persona la storia, è una ragazzina che più che conformista definirei benpensante, e pure un po' reazionaria, e un fratellino con parecchi problemi. Esther nel suo tentativo di ribellarsi ai genitori, e in particolare al padre, si converte al cattolicesimo, per alcuni anni frequenta una scuola privata frequentata dai borghesi di Marsiglia, ma i problemi sono altri, e ben peggiori. Il finale, sconvolgente, arriva all'improvviso, e lascia la storia tronca, e un po' di amaro in bocca.

Ho fatto fatica a entrare nel libro e ad esserne catturata. Una storia inconcludente dai primi capitoli. Ci sono passaggi divertenti ma il resto è noioso. Probabilmente non è un genere o il tipo di letteratura (contemporanea francese) che mi piace . Forsr essendo un primo romanzo la scrittrice deve ancora affinare il suo modus operandi.

La piccola conformista è un romanzo che alterna momenti di ilarità ad altri un po' amari. Sicuramente si presenta come un libro originale nella trama pur non essendo costruito con una prosa elevata. Non un capolavoro ma riesce comunque a fornire qualche spunto di riflessione.