Il romanzo tratta un tema quanto mai attuale e proprio per questo motivo l'ho scelto. Viene descritta la fase della nascita, della vita e della morte di un'epidemia di peste in una cittadina del nord Algeria, Orano. Viene analizzata la componente caratteriale di ogni singolo personaggio che ha a che fare con la peste dal dottor Rieux, personaggio principale del racconto, a Tarrou, figlio di un pubblico ministero francese, e poi Grand il segretario comunale e Cottard, il commerciante. Tanti altri personaggi affollano il libro e la città diventa il palcoscenico e il banco di prova per la retta emozionale e psicologica di ognuno degli abitanti. E' impossibile non fare il confronto con quanto il mondo abbia vissuto nell'anno 2020 a causa dell'epidemia da Covid. Molte delle dinamiche contenute nel libro sono condotte alla perfezione anche nella realtà e quest è stato potuto vedere da tutti gli abitanti del mondo. La paura, la fiducia nel futuro, la speranza e la disperazione, l'egoismo e l'indifferenza, lo spettro delle emozioni umane è quanto mai ampio e variegato e Camus, Premio Nobel per la letteratura nel 1957, è maestro nel tratteggiare puntigliosamente ogni singolo particolare dell'animo umano. Consigliatissimo.

La vicenda si basa sulla lotta di un gruppo di personaggi, tra cui un medico, un giornalista e un prete, contro un'epidemia di peste che ha colpito la città in cui vivono, Orano (Algeria). Ognuno di loro, all'inizio del romanzo, espone la propria filosofia di vita e visione del mondo; poi, messi di fronte al pericolo, finiranno per schierarsi su due sole posizioni: alcuni si impegneranno contro il male a rischio della vita, altri cercheranno di fuggire e di salvarsi. Pubblicato nel 1947, "La peste" è un romanzo allegorico: il morbo che affligge la città è la metafora del male che non scompare mai, poiché la momentanea liberazione non deve mai spingere ad abbassare la guardia. Alla tematica della peste si riallaccia "L'uomo in rivolta", saggio del 1951 in cui Camus spiegò la motivazioni profonde del suo impegno civile; gli fu conferito il Nobel per la Letteratura nel 1957.