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La morte in mano

Moshfegh, Ottessa

narrativa Giangiacomo Feltrinelli Editore 2020

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Un'anziana signora, da poco rimasta vedova, va a vivere in una casa isolata in mezzo al bosco. Una mattina, mentre porta a passeggio il cane, trova un bigliettino scritto a mano, che spicca sulla terra in una cornice di sassi accuratamente disposti. "Si chiamava Magda. Nessuno saprà mai chi è stato. Non l'ho uccisa io. Qui giace il suo cadavere". [...]
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  • 20 / 22 utenti hanno trovato utile questo commento
    03/07/2024
      

    Potente, profondo e destabilizzante

    Dopo mesi dalla lettura, ho ancora pareri contrastanti su questo libro, senz'altro molto potente con una protagonista con una grande profondità psicologica ma mi ha letteralmente spezzato il cuore. Nonostante questo, vorrei poterlo rileggere per la prima volta. La storia esplora temi di isolamento, ossessione e la linea sottile tra realtà e immaginazione. Lo stile è sicuramente unico e mescola noir e umorismo macabro. Lo consiglio per uscire dalla propria zona confort.
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  • 13 / 13 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Bertoglio

    31/01/2022
      

    Una storia di solitudine ed ossessioni

    Un thriller, con la tensione che cresce, senza che accada nulla, o quasi. Vesta, una donna di 72 anni, rimasta vedova, lascia la sua vecchia casa e si trasferisce in un posto dove non è mai stata, non conosce nessuno, in una casa isolata, vicina ad un bosco, in riva ad un lago. Ha con sé un cane, Charlie, e durante una delle loro passeggiate mattutine, trova un biglietto con su scritto che lì giace il cadavere di una fantomatica Magda, e che chi ha scritto il biglietto non la ha ammazzata. Anziché chiamare di corsa lo sceriffo, Vesta inizia a rimuginare su questo foglietto, ad immaginare scenari, potenziali assassini, a dare un corpo a Marta, una storia. E' un delirio che procede fino alla fine del libro, senza tregua, tra ossessioni e ricordi del marito defunto, un manipolatore che le ha rovinato l'esistenza.
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