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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento
    02/05/2021   

    Amore e morte

    Dalla lettura di questo romanzo risalta il connubio tra amore e morte. L'atmosfera di morte si avverte già dall'inizio della storia, dopo la fugace apparizione di uno strano forestiero girovago, con uno zaino sulle spalle, incontrato al cimitero, incontro che segna il destino di Gustav von Aschenbach e lo induce a viaggiare. Un altro tema è l'amore: l'amore nei confronti di un adolescente, la cui bellezza viene paragonata a una divinità greca...Questo amore talmente forte che mette a repentaglio la sua vita, a causa del clima sfavorevole e del colera, che imperversa a Venezia e che nuoce alla salute del protagonista. Nonostante tutto, egli decide di prolungare la sua permanenza. Un amore autodistruttivo, che fa crollare le sue certezze e i suoi punti di riferimento, che lo porta alla morte. (Maria Teresa Savo)
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento
    02/05/2021   

    L'eterna dicotomia tra l'amore e la morte

    Morte a Venezia di Thomas Mann è il romanzo esemplare dell’eterna dicotomia tra l’amore e la morte, tra la luce e le tenebre, tra lo spirito apollineo, incarnato nella distaccata e statuaria bellezza di Tadzio, l’efebo amato dal protagonista Gustav von Aschenbach, e lo spirito dionisiaco, di cui quest’ultimo è il simbolo. Spirito dionisiaco da sempre soffocato, ma che, inaspettatamente, si manifesta in tutta la sua energia, anche se, con il passare dei giorni, perde la sua esuberante forza vitale, per deteriorarsi fino allo stordimento, allo sfinimento e alla morte. Un’opera in cui si fondono tipiche atmosfere decadenti nella loro forma più alta e più preziosa e la sublime classicità di Platone, del Fedro e del Simposio, ovvero dell’amore! (Simonetta Cretoni, Circolo dei lettori della Biblioteca Pier Paolo Pasolini)
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  • 6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento
    31/03/2021
      

    Amore e morte a Venezia

    Breve ma intenso romanzo in cui il protagonista, Gustav Aschenbach sente l'eta' che avanza e annoiato ("una "pigrizia scontenta") dal suo lavoro di scrittore, viene preso da un'improvvisa voglia di viaggiare. A Venezia l'infatuazione per il giovane Tadzio diventa semprepiu' una vera ossessione, fino a morirne. Vari i temi che emergono: l'ideale della bellezza classica incarnata da Tadzio, bello "come un dio greco"; la morte, presente gia' dall'inizio nella scena del cimitero, nel fetore della città in cui serpeggia il colera (del quale tutti tacciono), fino all'ultima parola del romanzo; i riferimenti al mondo classico; le atmosfere decadenti. In uno stile unico e preciso Mann riesce, attraverso un'indagine profonda dei pensieri del protagonista, a trasmetterci tutta la sua inquietudine. Fiorella Guglielmi - Circolo Lettori Biblioteca Pasolini
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento
    13/02/2020
      

    Struggente e melanconico

    Struggente lettera d'amore a Venezia, un inno al desiderio di vita e di sensualità che la bellezza e unicità della città ispirano, proprio mentre l'epidemia di colera si fa strada inesorabilmente tra la folla
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