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La misura del tempo

Carofiglio, Gianrico

Giallo Giulio Einaudi editore 2019

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Tanti anni prima Lorenza era una ragazza bella e insopportabile, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio non le assomiglia. Non ha nulla della lucentezza di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario. [...]
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  • 0 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento
    26/10/2024   

    Evviva l'Avv. Guerrieri!

    Aspettavo con ansia un ritorno di un romanzo della serie dell'Avv. Guerrieri. Questo forse è un po' meno sorprendente degli altri, ma comunque un bel romanzo.
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  • 18/05/2024
      

    Bentornato avvocato Guerrieri

    L’ultimo libro di G.C. è stato per me una grossa delusione e non vedevo l’ora di “rincontrare” un avvocato Guerrieri più affine al profilo che in questi anni lo ha fatto amare e considerare da tanti lettori, me compreso. In questo libro già balenano le indefinibili stanchezze e il definitivo disincanto per la professione che costruiranno il viale del tramonto di un personaggio così bello. L’iter del caso giudiziario è percorso e descritto con rigore e competenza e tutti i risvolti “umani”, anche quelli personali del passato di G.G., non depotenziano ma anzi affiancano e accompagnano con efficacia ed emozione l’impalcatura classica del “legal drama” alla Carofiglio. Insomma un bel libro che si legge volentieri.
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  • 2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento

    Ugo Di Giammatteo

    12/09/2023
      

    Sostiene Pennac

    Sostiene Pennac che uno dei diritti del lettore è di abbandonare un libro se, dopo un certo numero di pagine, non è nato un interesse. Sostiene anche che il lettore, in questo caso, ha ugualmente diritto di incaponirsi e arrivare fino in fondo. Con Carofiglio non esiste alcuna di queste possibilità. La Misura del Tempo appassiona dalla prima pagina e non si vede l'ora di arrivare in fondo. Le vicende giudiziarie raccontate (anche con approfondimenti tecnici non semplici) catturano l'attenzione e si mescolano con il racconto di un amore turbolento e ambiguo vissuto da Guerrieri tanti anni prima. L'alternanza tra i due piani temporali è maneggiata con disinvoltura e rende vivace il racconto. Le riflessioni dell'avvocato non sono mai banali, come i tanti rimandi letterari che costellano il libro. Un romanzo avvincente, colto ma senza compiacimento.
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  • 0 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento

    Paola Giovannetti

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    12/04/2023
      

    Si può leggere

    Ma non appassiona. Il personaggio mi piace ma più della storia ho apprezzato le parti processuali. Sicuramente non tra i libri migliori di Carofiglio
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  • 1 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento

    Laura Bazzoni

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    10/12/2021
      

    Non all'altezza di altri romanzi di Carofiglio

    Pur amando la scrittura di Carofiglio, ironica  e puntuale, devo ammettere che questo libro non mi sembra superare la categoria del "gradevole".  La trama è piuttosto debole, contempla più analisi giuridico penali che colpi di scena. Come lettore, attendi una svolta che non c'è, un coinvolgimento che allenti la distanza con la finzione narrativa. Invece il rapporto tra il protagonista e la sua ex, raccontato in flashback, non approfondisce particolari tematiche emotive.  Del condannato non si sa nulla, laddove uno sarebbe curioso di capire cosa l'abbia spinto in giovane età a dedicarsi a rapine e spaccio, prima di essere arrestato. Anche il rapporto del protagonista con la -diciamo- fidanzata è solo accennato. Si faticherebbe persino a definirla "congiunta". Penserei che questo libro è finito nella dozzina del Premio Strega più per il peso del nome dell'autore, indubbiamente una persona intelligente, brillante e acuta, che per il contenuto del racconto.  Leggetevi "Il bordo vertiginoso delle cose" , così per fare un confronto.
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  • 5 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento
    18/10/2021
      

    I fatti veri

    Il racconto meticoloso dei fatti sui quali è stato espresso il giudizio basato sull'idea della colpevolezza: indurre i giudici al ragionevole dubbio. Questa scrittura accurata ed incalzante appassiona, così come la profonda analisi dei caratteri dei protagonisti e la storia avvince dall'inizio alla fine.
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  • 3 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento
    17/10/2021   

    Il setaccio del processo

    Un'avvincente giallo che permette ai lettori esperti di diritto e non di apprezzare il contributo fondamentale della dialettica processuale. Un tentativo per superare visioni giustizialiste o inquisitorie per una giustizia il più possibile rispettosa della realtà.
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  • 10 / 10 utenti hanno trovato utile questo commento

    Cesarina Evangelista

    23/05/2021
      

    Assistiamo ad un vero processo penale per omicidio con la stessa ansia e coinvolgimento dei protagonisti. Guido Guerrieri riesce a portare avanti una difesa efficace, ineccepibile sul piano dell’impostazione tecnica, tendente a indurre i giudici al “ragionevole dubbio”. Riesce con pazienza meticolosa a confutare e scardinare le prove che hanno portato alla condanna di primo grado. Calibra le domande e le pone al momento giusto, non solo per fare chiarezza sui fatti, quanto per indurre il P.M. a riconsiderare prove fino a quel momento ignorate, fa in modo che gli inquirenti escano da quel tunnel cognitivo che spesso caratterizza i processi, fa luce e confuta fatti acquisiti sui quali è stato costruito il giudizio, seguendo l’idea preconcetta di colpevolezza. Carofiglio è uno “del mestiere”, conosce perfettamente i meccanismi del processo, sa comporre strategie difensive, riesce a far muovere i personaggi, siano essi principali o secondari, in piena sincronia, non trascurando le loro peculiarità caratteriali. La scrittura è metodica, accurata, incalzante, non mancano riflessioni personali timide e pur profonde sullo scorrere dell’esistenza, sulla volatilità della vita: il tempo non è un’entità comprensibile, nessuno lo può definire e comunque va verso una direzione certa. Più che il Carofiglio romanziere, prevale il Carofiglio magistrato che conosce perfettamente le regole costituzionali del processo equo, che pone qua e là, sottilmente, interrogativi sul tema della giustizia e della sua applicazione, sulla deontologia degli avvocati, sul ruolo della magistratura ... Il libro può essere un prezioso vademecum per aspiranti avvocati penalisti che vogliano intraprendere la professione con quell’etica e quella deontologia professionale richiesta per questa delicata professione.
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  • 8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento
    17/05/2021
      

    Libro appassionante. Inizio un po' lento, ma che nasconde una storia fatta di legali, verità e verità processuali ed altre difficili da accettare. E' quello che accade a Guido Guerrieri, avvocato convinto seppur stanco del proprio lavoro, quando si trova davanti Lorenza, una donna oramai anziana, ma che lo sconvolge ancora una volta, come aveva fatto tanti anni prima in modo diverso.
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  • 9 / 9 utenti hanno trovato utile questo commento
    05/05/2021
      

    L'avvocato Guerrieri questa volta si confronta con un caso di infelici congetture avverse dovute a pregiudizi nei confronti di un ragazzo che, seppur non protagonista di una vita all'insegna dell'onestà e della probità, neppur sembrerebbe un criminale nel senso letterale del termine. Anche la figura della madre del reo è particolare, quasi trasandata dai dolori, eppur con un passato da raccontare. Storia avvincente, come sempre i lettori di Carofiglio non rimangono delusi.
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