Romanzo fantascientifico edito nel 1895, La macchina del Tempo appare come un'allegoria dell'invenzione narrativa di Wells: il Viaggiatore nel Tempo è l'autore stesso e la macchina del Tempo, la sua fantasia. Il protagonista si volge al futuro. Giunge dapprima all'anno 802.701 e poi, per sfuggire alle minacce di quell'epoca, quasi alla fine del tempo.
[...]
Ritorna per narrare ciò che ha visto; subito dopo si immerge di nuovo nella corrente del tempo e per anni non riemerge. Attraverso queste pagine lo scrittore offre un'analisi spietata della società capitalistica dell'Inghilterra di fine Ottocento, spezzata irrimediabilmente in due tronconi opposti dalla lotta di classe, risultato della Rivoluzione industriale ormai trionfante.
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