Un pomeriggio di giugno, in una metropoli, un professionista sparisce senza lasciare tracce, gettando nell'angoscia le persone a lui care.
[...]
Prende così avvio un coinvolgente romanzo, che non è solo la ricostruzione indiretta della vita dello scomparso, probabilmente fuggito per iniziarne una nuova, ma soprattutto la storia degli "altri", che reagiscono in modi vitali e imprevedibili a questo evento inesplicabile. Un'opera con la quale Pontiggia disegna anche la satira lucida e amara di una società fatta di pieni illusori e di vuoti reali.