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27/10/2024
Radici
Un libro bellissimo, scorrevole, con una storia davvero inquietante di abbandono, ricerca e amore. Julien è figlio di una prostituita che lo affida ad un istituto di gesuiti. Victoria è figlia di una coppia indigente e viene affidata ad un convento di suore. A 10 anni la madre la riporta a casa: il padre violento e molestatore, tanti fratelli da accudire e sfamare. Victoria viene destinata a servizio. Conosce Julien che è scappato dall’Istituto, ragazzo bellissimo e ribelle. Da Bilbao emigrano a Parigi e si aggiunge alla famiglia la figlia Maria, autrice e narrante. Julien buon padre che talvolta eccede con l’alcol, patologicamente geloso di Victoria, bella e sempre umile, silenziosa e a servizio per l’intera città. Maria si vergogna di questa famiglia un po’ anomala che comunque le permette e concede tutto il possibile. Fortunosamente Maria viene a conoscenza di essere stata adottata da Victoria e Julien ma non è una vera adozione, i documenti di nascita sono falsi. E da qui nasce la morbosa ricerca delle proprie origini e la scoperta di una triste prassi avvenuta nel periodo franchista in Spagna. Epilogo della ricerca, felice ma non troppo per l’autrice. Il grande risentimento provato nei confronti di Victoria e Julien si tramuta in consolidamento di un grande affetto e di una grande stima e gratitudine. Un libro che esprime sentimenti forti e contrastanti, davvero da leggere.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento04/08/2024
Alla ricerca delle proprie radici
Con la sua opera prima, Maria Larrea racconta la storia di sé e delle sue origini basche, intrecciando la sua vicenda personale con quella della Spagna del dopoguerra. La narrazione inizia proprio in Spagna per poi proseguire in Francia, precisamente a Parigi, dove i genitori di Maria, Julian e Victoria, entrambi con storie familiari complesse, si trasferiscono. A Parigi, Maria cresce e costruisce la sua vita, cercando di prendere le distanze dalle sue origini e dai suoi genitori controversi. Suo padre, indipendentista basco, è dedito all’alcol e spesso violento, mentre sua madre vive chiusa nei suoi silenzi. Nonostante queste difficoltà, Maria riesce a sovvertire il suo destino, affrancandosi da un ambiente "tossico". Diventa regista, costruisce una famiglia con l'uomo che ama e ha un figlio. Tuttavia, la sua vita viene sconvolta quando una cartomante le rivela che Julian e Victoria non sono i suoi veri genitori: è stata adottata. Da quel momento, la questione delle origini invade ogni azione e ogni minimo pensiero di Maria, spingendola a intraprendere un viaggio alla ricerca delle sue vere radici basche. Un viaggio fisico che si trasforma in un percorso introspettivo, dove i temi dell'identità e dell'appartenenza diventano i fulcri della narrazione. Nel corso della sua ricerca, l'autrice rievoca anche i crimini perpetrati durante la guerra civile spagnola a opera dei torturatori franchisti che, al riparo dell’ombra dell’Opus Dei, con il pretesto della morale cristiana, hanno portato avanti il commercio di bambini, “rifornendo” le potenti famiglie sterili del Paese. Scritto con una prosa fluida e asciutta, il romanzo evita l'autocommiserazione e la facile retorica. Maria Larrea dimostra grande abilità nel creare un'atmosfera di suspense, con un susseguirsi di segreti e rivelazioni che rendono la lettura avvincente e coinvolgente.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
1 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento05/01/2024Una storia famigliare intergenerazionale sull’identità e la condizione di espatriat. Struttura articolata su diversi piani narrativi ed una prosa che, priva di orpelli linguistici, si rivela originale ed elegante.Hai trovato utile questo commento?
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3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento03/01/2024
Alla ricerca delle proprie origini
Quando la vita vera risulta più romanzesca e avventurosa di una storia inventata. Si potrebbe riassumere così questo libro di Maria Larrea, quarantenne sceneggiatrice e regista francese, nata però a Bilbao, di cui sono originari anche i suoi genitori, entrambi provenienti da difficili storie familiari. E infatti Larrea parte proprio dalle nascite, con relativi abbandoni, di sua madre e suo padre, dal loro incontro e dalla sua successiva nascita. Che però, quando lei è in età ormai adulta, già madre di un figlio, si rivela un inganno: in realtà è stata adottata, e per giunta illegalmente. Qui inizia la parte "investigativa" del romanzo, alla ricerca di un'identità perduta e delle proprie origini. Se questa storia riguarda un argomento che viene spesso trattato nei romanzi autobiografici, il tono di Maria Larrea è accattivante fin dalle prime righe. L'autrice combina uno stile magistrale con tocchi di modernità e umorismo, o almeno di leggerezza, nonostante la vita sordida dei suoi personaggi (prostituzione, alcol, violenza, incesto).Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento19/11/2023
LA GENTE DI BILBAO NASCE DOVE VUOLE
La gente di Bilbao nasce dove vuole é un racconto di nascite e di abbandoni. Di famiglie di latte e di sangue. Di una battaglia alla ricerca delle radici. Tra cartomanti, investigatori privati e indagini della polizia. Dell'accettazione di sé e del tentativo di sanare una "ferita di nascita e di vita". È la vera storia di Maria Larreal regista, sceneggiatrice e autrice del libro, ambientata tra la Spagna e Parigi. Figlia di Victoria, una bambina dalla bellezza divina e di Julian, frutto inatteso di una prostituta bulimica. Di un "grappolo umano formato da tre orfani d'una stessa nazione": Maria, Victoria e Julian. Un libro che ha il pregio di una narrazione asciutta, senza giudizi, accuse, rimproveri, in cui "nessuno ha meriti o demeriti". Con un obiettivo: scoprire la verità, saldare i conti con il passato, uscire dall'ombra. Un percorso sofferto, duro, difficile, ma da cui usciranno sentimenti solidi, la scoperta della sorellanza, l'accettazione di sé, un amore profondo verso una famiglia sgangherata ma finalmente reale. We can change the story because we are the story. Affascinante romanzo d'esordio, già vincitore del Prix du premier roman nel 2022.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato