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La donna che scrisse Frankenstein

Cross, Esther

Biografie La Nuova Frontiera <casa editrice> 2024

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In una piovosa sera del 1816, Lord Byron, Percy Shelley e la giovanissima Mary Wollstonecraft Godwin si ritrovano intorno al caminetto a leggere antiche storie del folklore tedesco. Byron lancia una sfida ai suoi illustri ospiti: scrivere un racconto di fantasmi. Poco dopo, in un sogno a occhi aperti, Mary, appena diciottenne, concepisce l’idea di Frankenstein. [...]
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento

    Daniela Bertoglio

    03/01/2025
      

    E' un libro interessante perché spiega in quale clima culturale sia nato il romanzo Frankenstein di Mary Wollstonecraft Godwin Shelley. Una Londra vittoriana nella quale i cadaveri venivano regolarmente trafugati dai cimiteri e venduti ai medici e ai chirurghi che per imparare l'anatomia umana non potevano far altro che sezionarli. Non c'erano anestetici, e i chirurghi dovevano essere in grado di operare nel minor tempo possibile, per sperare che i pazienti potessero sopravvivere al dolore, e dovevano quindi fare molta pratica sui morti. Morti che venivano fatti "rivivere" anche mediante esperimenti con l'elettricità, da poco scoperta. Persone povere che vendevano, da vivi, il proprio futuro cadavere ai chirurghi, anche a costo di avere poi il corpo menomato nel giorno del giudizio universale, oppure venivano invitate a casa di chi le avrebbe presto ammazzate per vendere il loro cadavere. Mary era figlia di una famosa femminista, e di un filosofo che scrisse, tra le altre cose, una biografia della moglie, morta poco dopo aver dato la luce a Mary, che, da adolescente, passava ore a leggere sulla tomba della madre i libri scritti dai genitori. A 16 anni conobbe il poeta Shelley, che era già sposato, e padre di due figli, se ne innamorò, gli fece una dichiarazione d'amore in piena regola, e poco dopo i due fuggirono, insieme alla sorellastra di Mary, figlia della seconda moglie del padre. Esther Cross racconta la vita, e la morte, di Shelley, Byron, dei loro amici, sempre in viaggio in Europa, con continui traslochi, figli che muoiono prestissimo, tombe violate e cadaveri spariti. Un'analisi interessante, il ritratto di un'epoca.
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