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1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento16/06/2012L'avventura di Alexander, Giaguaro, e Nadia, Aquila, nell'Occhio del mondo, l'aiuto dato a Walimai e al Popolo della Nebbia, in barba alle credenze occidentali sul cannibalismo e sulla cattiveria degli indios, portano l'attenzione sull'incapacità delle istituzioni nella protezione e nella salvaguardia di popolazioni e luoghi ancora incontaminati, a favore dei ricconi, delle multinazionali, dei soldi. Non è forse una storia già conosciuta? E poi, ovviamente, non manca la riscoperta dei classici valori come l'amicizia, l'amore verso una madre e il difficile percorso dell'adolescenza. Questo romanzo, il primo di una trilogia, forse dovrebbe essere analizzato sotto ogni punto prima di poter essere giudicato, perché l'apparente raccontino dai 14 ai 16 anni nasconde una morale che la società di oggi evita di insegnarci, sicura che lo sfruttamento delle risorse e l'arricchimento siano l'unico vantaggio ancora ricavabile dalle meraviglie che il mondo ci mette a disposizione. Dal punto di vista stilistico, emerge tutta la bravura di Isabel, con descrizioni tanto spettacolari quanto accurate, segni della fervida fantasia della scrittrice.Hai trovato utile questo commento?
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