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2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento02/06/2020
Disimpegno politico
Più che un libro, un'esperienza. Vissuta su una dolce collina torinese a partire dall'estate del '43. Il protagonista, in passato pervaso da antichi furori e ormai spenti ideali, ora è quasi contento della guerra, che gli consente di fornire un alibi al proprio desiderio di solitudine, di straniamento. Il suo cinismo, la sua "cattiveria" sono indici di una fragilità svelata da Cate, la fiamma di un tempo che ora è molto più matura di lui, è "padrona". Un personaggio tormentato nel tormento della guerra prima, della guerra civile poi. In compagnia del cane Belbo e del ragazzo Dino, in quel verde indifferente e imbrattato di rosso. E con un sentimento di umiliazione per il fatto di restare vivo tra tutti quei morti, non importa di quale schieramento. In una guerra (intesa come situazione esterna e come stato d'animo) senza fine.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato