Ispirata, poetica, comica e leggera, la penna di Verdone colpisce anche al terzo libro autobiografico. La ridda di situazioni e personaggi surreali è sempre presente, ma questa volta la vena malinconica di Carlo si fa sentire un po' di più. Piacevolissima lettura.

Un volo con la memoria nel passato, ripercorrendo episodi della vita personale, quella vissuta lontano dai riflettori. Storie descritte con umanità, dolcezza, malinconia, ma anche con simpatia e umorismo. Di facile lettura, piacevole

Probabilmente spinto dalle riflessioni del lockdown Carlo Verdone ha aperto la sua scatola di ricordi dove gli oggetti hanno un loro significato fisico che va oltre la tecnologia. Ha condiviso ricordi che vanno dall'infanzia al presente con nostalgia ed anche con grande umanità, semplicità, sincerità, ironia, simpatia ed umorismo. Traspare la sua romanità, caratteristica che lo ha reso famoso nelle caricature dei personaggi dei suoi film. Nei suoi racconti coinvolge il suo spirito di osservazione dell'essere umano nella sua semplicità e schiettezza ma sempre con molto rispetto. Grande umanità in alcuni racconti commoventi. Il tutto si legge in modo molto scorrevole, divertente e anche un po' malinconico. Lettura consigliata.

La scrittura di Verdone è sempre venata di malinconia e nostalgia del passato. È comunque una piacevole lettura

Avevo letto anni fa la “casa sopra i portici” e mi era piaciuto per delicatezza e simpatia dei racconti narrati. Verdone non è uno scrittore e sicuramente non ha la pretesa di esserlo, tuttavia questa “carezza della memoria” pensavo avesse la stessa simpatia e gradevolezza del precedente, in alcuni capitoli ci riesce in altri meno. Divertentissimo è il capitolo del “pomeriggio al circo” con il padre (Mario) e i suoi figli - all'epoca- bambini. In quel racconto emerge tutta la simpatia dell’uomo Carlo Verdone che è poi la stessa simpatia che esce nei suoi personaggi al cinema. E’ un libro gradevole, che tuttavia non mi ha lasciato la stessa simpatia del precedente.

Carlo riprende il filo del discorso dopo "la casa sotto i portici" questa volta partendo dal presente. Da un lockdown in atto si ritorna a quel Carlo che fu, con altri annedoti, altre figure, altri ricordi. Ritornando fino ai giorni nostri. Sono due libri che si leggono con felicità e piacere che lasciano sempre un ottima sensazione è un briciolo di sana nostalgia.

sempre piacevole la scrittura di Carlo Verdone che coinvolge piacevolmente nella sua atmosfera nostalgica di ricordi; si legge con interesse in pochi giorni e non delude.