Ignoravo completamente la biografia dell'attore, che qui racconta la sua malattia mentale. Un crollo psichico durante le riprese di un film in Spagna lo porta a un ricovero presso una struttura psichiatrica. Questo "viaggio nei vicoli bui della mia mente" è il racconto dei ricoveri e delle terapie, degli incontri con medici e pazienti, di un malessere ingestibile abitato da ossessioni e paranoie. È scritto in modo lineare ma efficace, senza eccessivo pathos o facili tentativi di commuovere. Ci sono essenzialmente i fatti e il dolore per un rapporto difficilissimo con la figura paterna. Non è un capolavoro ma aiuta a capire il disagio di persone che in apparenza hanno vite perfette e di successo.

Questo libro racconta la sofferenza, sperimentata in prima persona, della malattia mentale. L'autore è un personaggio noto, talentuoso attore di successo, il quale si ritrova un giorno a fare i conti con il proprio male oscuro, originato probabilmente da una componente genetica unita a un precoce abbandono paterno. E' un racconto aperto, sincero, che si snoda tra flashback del proprio passato e repentini ritorni al presente, nel tentativo di ricostruire il proprio sé andando a pescare nelle acque torbide di un dolore irrisolto. Sarà un viaggio lungo e faticoso tra ricoveri in clinica, psicofarmaci e psicoanalisi ma anche felici momenti di condivisione con gli altri pazienti, ognuno con una propria storia. Ne consiglio la lettura.