Decapitazioni di prigionieri, pulizia etnico-religiosa in zone occupate dell'Iraq, proclamazione del Califfato: queste le cose che i media hanno cominciato a raccontare sull'Isis dall'estate 2014.
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Milizie Isis hanno conquistato un territorio più vasto del Texas nel cuore del Medio Oriente, dissolto i confini dettati dal colonialismo occidentale un secolo fa e costretto gli Usa a tornare a bombardare l'Iraq. Ma chi sono, da dove vengono, come hanno fatto a diventare così potenti, e... dove possono arrivare? Nel v. l'A., uno dei massimi esperti di terrorismo internazionale, offre un ritratto dell'Isis, il cui nome è mutato più volte gli secondo sviluppi e i mutamenti nella vita dell'organizzazione. Perché, scrive l'A., "quel che distingue questa organizzazione da ogni altro gruppo armato che l'ha preceduta e quel che ne spiega l'enorme successo sono la sua modernità e il suo pragmatismo". La nuova minaccia punta all'ambiziosissimo obiettivo di far nascere dalle ceneri dei conflitti mediorientali un vero e proprio stato, con un suo territorio, infrastrutture socioeconomiche; rappresenta attualmente un'enorme forza di attrazione per i musulmani fondamentalisti di tutto il mondo. "Secondo molti sostenitori, principale obiettivo dello Stato Islamico è rappresentare per i musulmani sunniti ciò che Israele è per gli ebrei: uno stato nella loro antica terra, rioccupata in tempi moderni, un potente stato confessionale che li protegga ovunque esssi si trovino".
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