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Invano : il potere in Italia da De Gasperi a questi qua

Ceccarelli, Filippo <1955- >

Feltrinelli Editore 2021

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Ci sono i comunisti e gli scomunisti, i barbari padani e i democristiani, i socialisti craxiani e non craxiani, i postfascisti e i berluscones: settant'anni di costume, di scissioni, di precisazioni, di essere uguali ma diversi hanno finito per affollare il nostro paese di tribù e sottotribù politiche, ognuna con i suoi tic, le sue parole d'ordine e di contrordine, i suoi vizi privati e le sue pubbliche virtù. Filippo Ceccarelli, "curioso di professione", si inabissa nelle infinite pieghe di questa storia cominciata con il dopoguerra e forse ora finita per sempre, e in un paese senza memoria ricuce ossessivamente i dettagli del lunghissimo romanzo italiano. Sono dettagli che parlano di noi, di chi il potere lo ha avuto e lo ha perso, di chi lo ha subìto e combattuto, alla ricerca delle tracce, dei fili in grado di raccontarci come siamo diventati quello che siamo. Sostenuto dalle carte e dai ritagli contenuti nel suo impressionante archivio sui politici italiani (334 raccoglitori e 1500 cartelle, pari a una torre di 45 metri e al tir che è stato necessario per trasferirlo alla Biblioteca della Camera dei Deputati), Ceccarelli scrive un libro che mette il Paese davanti allo specchio impietoso della sua storia, anche se "può sembrare ormai anacronistico questo andare al fondo, questo accanirsi sulle conseguenze del disincanto"
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  • Paolo Tamagnone

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    13/08/2022
      

    Troppo lungo

    Il libro avrebbe secondo me beneficiato notevolmente di una sfoltita.All’inizio procedevo con un certo entusiasmo, verso la metà il tono semiserio, tra politica e gossip ha iniziato ad annoiarmi.I protagonisti e gli eventi della politica italiana del dopoguerra, dal ‘70 in poi vengono analizzati tenendo in pochissimo conto il contesto economico e internazionale.!Nel finale l’autore utilizza in maniera eccessiva metafore tratte soprattutto dalla Bibbia per commentare la politica italiana.Ammette di non avere gli strumenti per capire i nuovi protagonisti (Salvini, Di Maio e Renzi, inseriti in un unica categoria).Vi sono però anche spunti interessanti e per me condivisibili, ad esempio sul centrosinistra con leaders sempre meno sintonizzati con la Società e focalizzati sulla immagine televisiva e social negli anni più recenti.
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