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In Afghanistan

Stewart, Rory

Ponte alle Grazie <casa editrice> 2005

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Nel gennaio 2002, poco dopo l'invasione delle truppe statunitensi, Rory Stewart imbocca il sentiero che da Herat porta a Kabul, in Afghanistan, attraverso le montagne di Ghor. Lo scopo del viaggio - tutto a piedi - è percorrere le "terre di mezzo", luoghi non irraggiungibili, ma sicuramente non raggiunti dalla modernità. [...]
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  • 1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento
    28/11/2021   

    Camminare tra la fatica e la scoperta

    Un bel libro, non sempre facile da seguire nella trama che si intreccia tra la camminata attraverso l’Afghanistan post 11/09 dell’autore , sulle orme dell’antico Babur e la storia antica, con frequenti richiami a etnie, guerre, tribù e villaggi con la ricerca della supremazia in un territorio tanto affascinante e ricco di civiltà, quanto difficile nella sua natura così variegata. Dagli antichi splendori alla devastazione, al trafugamento e distruzione di opere d’arte che rimarranno sempre sconosciute, alla presenza costante di capi villaggio dalle caratteristiche così diverse… il tutto si intreccia alla vita difficile dell’ospite che si incammina nel caldo e nella neve, con i pericoli dei lupi o dei kalashnikov, ma sempre con occhio delicato e lo sguardo alla natura meravigliosa e talvolta ostile. Colpisce il fatto che la storia non contempli incontro con donne, quasi escluse dalla cronaca del viaggio. Libro da leggere.
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  • 2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento
    29/05/2019
      

    Cammina, cammina...

    L'ho letto perché mi hanno incuriosita l'argomento ed il commento precedente a questo mio. E' in effetti un bel libro, davvero molto interessante per capire quanto siano per noi imprescindibili la curiosità ed il movimento e per conoscere - attraverso la curiosità ed il movimento altrui - vite, storie, modi di essere, filosofie, visioni del mondo di popoli diversi e lontani da noi.
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  • 2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento

    Marco Pacchierotti

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    15/04/2019   

    Camminando, s'impara

    Ho preso in prestito questo libro, perché sono convinto, con Paolo Rumiz, che è proprio vero: camminando si impara. E volendo farmi una sia pur vaga idea dell'Afghanistan di oggi, ho pensato che l'ideale fosse un libro di viaggio (sia pure non attualissimo, ma comunque post-11 settembre 2001), il cui protagonista si spostasse a piedi. E la mia fiducia è stata ampiamente ripagata. Chi seguirà Rory Stewart, non se ne pentirà affatto. Da Herat a Kabul, attraversiamo coi suoi occhi un paese, le sue diverse etnie, i pregiudizi e capiamo una verità fondamentale. L'Homo Sapiens (o sedicente tale) è nomade nell'intimo, tanto per curiosità che per necessità. E chi ha un figlio adottivo afghano capirà tante cose . . . Da leggere assolutamente.
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