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Impressioni di viaggio. Italia

Heine, Heinrich <1797-1856>

Biblioteca Universale Rizzoli <casa editrice> 2002

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Dall'agosto al dicembre 1828, Heinrich Heine compì un viaggio in Italia che, dal Brennero attraverso Trento, Verona, Milano e Genova, lo condusse fino in Toscana. Questi ricordi di viaggio fanno parte di un vasto progetto: i "Reisebilder" (1826-1831), che toccano anche varie tappe tedesche. [...]
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  • 1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento

    Romano Siciliani

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    22/08/2022
      

    Heinrich, un amico

    Kennst du das Land, wo die Citronen Blouhn... ? Non conosci il paese dove i limoni fioriscono... ? Chiede Goethe serafico. " Sì, ma non andarci in principio di Agosto, quando di giorno si è arrostiti dal sole, e di notte si è divorati dalle cimici". Così risponde Heine e non vuol dire che non ami l'Italia, anzi, due righe dopo la difende a spada tratta da un inglese che accusa gli italiani di sembrare morti a tutto, fuorchè alla musica. Heinrich risponde così perchè è simpatico e intanto che parla scorribanda nel Paese. A Trento diventa amico della fruttivendola. Eccolo a Verona dove nell'Arena romana mette d''accordo Giulio Cesare e Bruto, a Milano è lì che parla con le cento statue del Duomo, a Marengo esalta il genio di Napoleone e dopo loda la democrazia russa. E poi Genova, abbarbicata sulle rocce del golfo bellissimo che trova un pò scomoda. E Lucca amata cui dona tante parole. A volte Heinrich piroetta guardandosi allo specchio, a volte gioca birbante pennellando i signori che incontra con quale divertita maestria... E certo, a volte straparla. Ha un cuore grande che ama la libertà. Marx lo sa!
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