Discutendo le impostazioni filosofiche di Kant, di Husserl e di Sartre, ma attingendo anche al pensiero dei pre-socratici e a quello di Hedegger successivo alla Kehre, Merleau-Ponty si propone di problematizzare la contrapposizione fra il visibile e l'invisibile su cui si e' fondata la metafisica occidentale.