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Il sussurro del mondo

Powers, Richard <1957- >

La nave di Teseo <casa editrice> 2019

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Patricia Westerford - detta Patty-la-Pianta - comincia a parlare all'età di tre anni. Quando finalmente le parole iniziano a fluire, assomigliano piuttosto a un farfugliare incomprensibile. [...]
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento

    Francesca Pacchierotti

    25/07/2023
      

    Uomini e alberi, un intreccio di vite

    Parafrasando Gandhi che disse “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” potremmo dire che in questo bel libro il carattere dei personaggi si delinea nel loro rapporto con la natura e in particolare con le grandi foreste e gli alberi secolari. Potrebbe sembrare un romanzo ecologista in difesa dell’ambiente naturale, ma è un romanzo su noi uomini e donne, un invito a capire che solo accettando di considerarci anche noi “ambiente” potremo salvarci. Il rispetto per le capacità di resilienza, integrazione, adattamento, che l’evoluzione naturale ha accumulato nella flora (e fauna) del nostro pianeta, per la saggezza che i grandi alberi saprebbero trametterci se volessimo ascoltare, è un tema caro allo scrittore, ripreso anche nell’altro suo romanzo “Smarrimento”, pure disponibile nel circuito delle biblioteche, sia nella traduzione italiana, che nell’originale inglese ”Bewilderment”.
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento

    Morena Ciocioni

    16/12/2022
      

    The Overstay

    Trovo difficile dare un giudizio preciso su questa opera, la cui lettura ho trovato abbastanza impegnativa; non per niente il titolo originale è “The Overstory”, Sicuramente l’aggettivo che mi viene più spontaneo è “originale”, e già questo è apprezzabile. Data la risonanza che l’emergenza ambientale ha negli ultimi anni, leggere questo testo ha un impatto sul risveglio, se mai fosse sopito, di una certa sensibilità ecologista. Il romanzo si divide in più sezioni, secondo la struttura dell’albero, ovvero: Radici, Tronco, Chioma, Semi. La prima parte, Radici, si sviluppa in nove racconti apparentemente indipendenti, tutti ambientati negli Stati Uniti, in cui vengono introdotti i nove personaggi. Gli alberi saranno i co-protagonisti di ciascuno di essi. Nelle parti successive il romanzo diventa corale, le storie individuali si intrecciano e si sviluppano sulla base di un denominatore comune: il loro attaccamento agli alberi, la cui tutela diventerà la ragione principale delle loro vite, fino a portarli a combattere per la loro sopravvivenza fino a conseguenze anche estreme, facendo della disobbedienza civile la loro arma di opposizione alla legge. Qualcuno lo ha definito un romanzo “Melvilliano”. Sicuramente è un testo potente, che in qualche modo risveglia le coscienze sull’importanza della natura, su quanto fondamentale sia per la nostra sopravvivenza. Forse il concetto è abusato, ma guai a darlo per scontato. Premiato con il Pulitzer nel 2019, la ritengo una lettura “faticosa”, complessa, ma ne vale la pena.
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  • 2 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Marinella Ottier

    18/02/2022   

    Appassionante

    Un romanzo che segue la vita di vari personaggi che si intersecano fra loro come le radici di un albero, e tutti legati e appassionati appunto agli alberi. Ce li mostrano come esseri viventi intelligenti, decisamente migliori degli esseri umani. Uno studioso del mondo vegetale che ci invita a seguirlo in questa appassionata saga e ci accompagna alla scoperta di questo mondo straordinario. E non si può alla fine che fare il tifo per loro, gli alberi, e per le persone che, in vari modi, li difendono. Da non perdere.
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  • 8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento

    Giorgio Grasso

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    18/09/2019
      

    Grande romanzo, con pagine e personaggi indimenticabili

    "Il sussurro del mondo" è un grande romanzo, un'opera ampia e appassionata di attivismo e resistenza che è anche una straordinaria evocazione del mondo naturale. Dalle radici al tronco e ai semi, il dodicesimo romanzo di Richard Powers si snoda in anelli concentrici di favole intrecciate che vanno dall'anteguerra fino alla fine del ventesimo secolo. Comprendiamo che c'è un mondo a fianco al nostro, quello vegetale, vasto, lento, lento, interconnesso, pieno di risorse, magnificamente inventivo e quasi invisibile per noi. Questa è la storia di un pugno di persone che imparano a vedere quel mondo e che sono coinvolti nella sua catastrofe in divenire. E questi personaggi sono la forza del libro: alcuni entrano in contatto tra loro, altri seguono la propria parabola della vita senza intrecciare quella degli altri. ma tutti sono coinvolti in questo processo inarrestabile che porta alla distruzione dell'ecosistema in cui abitiamo. La storia dell'uomo, se inizia con l'avvento del primo homo sapiens, conta 200.000 anni. Mentre la storia del mondo, una sorta di Overhistory, conta oggi 4,7 miliardi. Se la storia dell'universo fosse un giorno di 24 ore, la storia dell'uomo occuperebbe gli ultimi secondi prima di mezzanotte. La storia di Richard Powers è in parte un racconto e una difesa di quella storia, una storia in cui l'uomo risulta infine solo un'apparizione tra i molti altri protagonisti viventi. E se "la vita ha un suo modo di parlare" e questo modo "si chiama memoria", la memoria dell'uomo è una memoria necessariamente storica, lineare e finita, la memoria della Vita, cioè della Natura, è il codice genetico che trasmette nel tempo una serie di informazioni, regole, strategie per sopravvivere e adattarsi tra tutti gli altri esseri viventi.
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