Storia della vita, morte e rinascita di Elisa Springer, che vive la sua giovinezza a Vienna in una famiglia della borghesia ebraica. Con l'occupazione nazista suo padre viene deportato e lei è costretta a fuggire da Vienna. Giunta in Italia, il 2 agosto 1944, viene arrestata e deportata ad Auschwitz con il convoglio in partenza da Verona.
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Salvata dalla camera a gas da un kapò vive l'orrore del campo di sterminio. Da qui viene trasferita a Bergen-Belsen e poi a Theresienstadt. Dopo la liberazione ritorna prima a Vienna e poi in Italia, ma non rivela a nessuno il suo dramma. La sua vita si normalizza con la nascita di un figlio, che cinquant'anni dopo la spinge a scrivere la sua storia affinché le nuove generazioni non dimentichino. La sua storia riproduce l'atmosfera dell'Europa sul finire degli anni trenta. (A5)