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3 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento05/09/2024
Fiacco
Ho letto tutti i romanzi di Valerie Perrin e questo è il più fiacco. Delicato, piacevole ma non ficcante. Un piccolo colpo di scena però c'è. Come per tutti i suoi romanziHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento06/07/2024
Delicatezza
Nella scrittura, come nella fotografia, la Perrin accarezza e rivela. Questo romanzo parla di un amore antico, quello tra Helène e Lucien, da sigillare su un quaderno azzurro prima che svanisca dalla memoria di chi l'ha vissuto. Parla di legami silenziosi tra gli esseri umani e la natura (ogni persona ha un uccello che custodisce la sua vita e quando un uccello viene chiuso in gabbia, qualche essere umano perde la ragione). Parla dei "dimenticati della domenica", gli anziani che affollano le case di riposo in attesa di una visita da parte dei parenti. E parla di un "Corvo" geniale... Libro da leggere con la stessa delicatezza di chi ne ha realizzato la scrittura.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
7 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento14/02/2024
La verità - anche se fa male - rende liberi
Quando pensiamo ad una storia d'amore ci focalizziamo solo sui due protagonisti, dimenticando tutti gli altri personaggi ed i legami che essi tessono con i due innamorati. E' questo quello che scopre Justine quando comincia a trascrivere la storia d'amore di Hélène, una sua assistita, nella casa di riposo "Le Ortensie" dove lavora da qualche tempo. I dettagli di quell'amore, visti da un altro punto di vista, le consentiranno di gettare una nuova luce sulla storia della sua famiglia e di svelare antichi segreti che da sempre aleggiano sulla sua vita. La verità la renderà libera e finalmente capace di vivere appieno la sua vita e la sua vera storia d'amore.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
4 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento09/04/2022Case di riposo: setting fin troppo attuale, trasformate dall'autrice in luoghi che conservano memorie e ricordi. Geniale trovata quella del Corvo. La narratrice alla ricerca di se stessa, trova la ricomposizione della sua vita attraverso il racconto della vita di Helene e Lucien. Piacevole, senza entusiasmiHai trovato utile questo commento?
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6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento21/01/2022
Ricordi e presente
La vita apparentemente banale di Justine si svolge in un piccolo paese del centro della Francia, dove lei lavora come assistente in una casa di riposo e dove vive con i nonni ed un cugino. Rimasta orfana da bambina, è stata allevata con un cugino minore, dai nonni paterni. È molto bello il rapporto con gli anziani che hanno sempre qualcosa da raccontare, pur, a volte, nel loro smarrimento. In casa di riposo conosce un’ospite che diventa narratrice della propria vita: una vita triste, costellata di dispiaceri durante la seconda guerra mondiale, ma invasa anche da un grande amore sempre ricordato, ricercato e rimpianto . Justine intanto ricompone i pezzi della sua vita, trasformata dalle narrazioni degli ospiti che assiste e dalle rivelazioni famigliari. Un libro scorrevole e delicato, mai noioso e che non ha delusoHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
3 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento02/12/2021
Ha deluso le mie aspettative
Forse sono io a non essere riuscita a capire la quintessenza del romanzo, ma l'ho trovato più melenso che sentimentale, prolisso e tutto sommato abbastanza noioso, nonostante le - poche- trovate narrative dell'autrice per movimentare una vicenda che resta comunque piatta e monocorde. Speravo meglio.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento30/06/2021
La memoria
Orfana dei genitori, morti insieme agli zii in un incidente di macchina, Justine cresce, insieme al cugino Julien con i nonni, perennemente depressi e tristi per la morte dei figli gemelli. A 21 anni fa l'aiuto infermiera in una casa di riposo, la compagnia degli anziani le è congeniale, le piace ascoltare le loro storie, e inizia a scrivere quella di Héléne, di Lucien, e di Simon, la guerra, la deportazione, la perdita della memoria. Ma, a poco a poco, scopre anche qualcosa di più sulla morte dei suoi genitori, sui nonni, sulla sua vita. Una storia sempre in bilico, con il rischio di cadere nella melensaggine (a cominciare dal titolo, decisamente brutto, rispetto all'originale francese), schivata grazie ad alcuni colpi di scena nella trama. Lo stile, come nel romanzo successivo, Cambiare l'acqua ai fiori, è semplice, ma non banale o piatto, quindi il risultato è un libro piacevole.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
16 / 16 utenti hanno trovato utile questo commento09/03/2021
DUE STORIE D'AMORE PARALLELE
Valerie Perrin nel suo primo romanzo, prima della fama di Cambiare l'acqua ai fiori, ci racconta ancora l'amore. Amore, altruismo, positività, nonostante a volte manchino i presupposti per una visuale rosea. Da una parte c'è Justine, giovanissima operatrice di una casa di riposo: vive con i nonni, ha perduto da bambina i genitori e ascolta l'incredibile storia d'amore dell'anziana ospite Hélène. Storia d'amore indelebile conservata in un quaderno dalla copertina azzurra da parte di una ragazza sempre vissuta con gli anziani nonni e che, piano piano, viene a scoprire un incredibile segreto che riguarda il passato della sua famiglia. Finchè il destino non svela le proprie carte e Justine diventa finalmente la vera protagonista della sua giovane vita. Romanzo interessante e ben scritto.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
13 / 13 utenti hanno trovato utile questo commento09/03/2021
Una lettura poetica e terrena
È stato l'approccio sbagliato ad impedirmi di apprezzare sin da subito il quaderno della Perrin. "L'amore non tollera spiegazioni" ed io invece le andavo cercando queste spiegazioni razionali sfogliando le pagine, scorrendo le parole di un'autrice che usa la poesia, l'ironia e la forza per raccontarci l'amore, la morte, la vita. E così ho vissuto la lettura con due sentimenti opposti. Prima lo scetticismo associato al mio naso arricciato, protrattosi fino ad oltre la metà del quaderno, evaporato in un punto preciso. Dopo la lettura a perdifiato fino alla fine, senza soste. So esattamente a quale pagina è avvenuto il cambiamento grazie al quale ho ritrovato la Perrin di "Cambiare l'acqua ai fiori" lei c'era sempre stata, fin dalla prima pagina, ero io a non essere allineata.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
11 / 12 utenti hanno trovato utile questo commento16/12/2020Una giovane ragazza scopre una grande storia d'amore attraverso il racconto di una vecchina chiusa in una residenza per anziani. Un racconto commovente che si attaglia perfettamente al periodo storico della nostra esistenza segnato da grande dolore. Un libro avvincente e scorrevole che consiglio a chi ha il cuore buono.Hai trovato utile questo commento?
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