Il 2 marzo 1908, a Chicago, Lazarus, un diciannovenne immigrato ebreo, bussa alla porta di George Shippy, il capo della polizia della città. Vorrebbe consegnargli un'importante lettera; ma il poliziotto lo uccide.
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Muoiono anche il figlio e l'autista di Shippy: il capo della polizia sostiene di essere stato aggredito da un sanguinario anarchico e di avergli sparato per legittima difesa dopo che questi aveva trucidato suo figlio e l'autista - ma gli indizi dimostrerebbero che a sparare, in un raptus di violenza, è stato solo Shippy, e che Lazarus non fosse anarchico, ma soltanto l'ennesima vittima del razzismo americano. Il 3 marzo 2004, Brik, un giovane scrittore bosniaco ossessionato dalla figura di Lazarus, parte da Chicago per l'Ucraina, sulle tracce del passato di quell'uomo sopravvissuto al pogrom di Kishinev e trucidato a Chicago. Porta con sé Rora, il suo vecchio amico di Sarajevo, reduce di guerra e impagabile narratore di barzellette. Il loro sarà un tetro pellegrinaggio fra le rovine di un'Europa orientale in preda alla miseria e alla violenza. Con le storie di Lazarus e di Brik che paiono diventare sempre più inestricabili.
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