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1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento25/08/2021
Un film storico che regge nel tempo.
È un film popolare, semplice, fatto con accuratezza, con un bel cast, una robusta sceneggiatura. È figlio di un buon libro. Non sono d'accordo con chi dice che il film è meglio del libro, perché si possono comparare le cose simili, non i linguaggi diversi: un conto è un libro, altro un film, a maggior ragione se l'uno è stato il pretesto per creare l'altro. Tuttavia, ciò che accomuna il romanzo al film è che entrambi, nel loro specifico, lasciano un segno a chi ha letto o visto "Il nome della rosa". E a questo proposito viene a trarci d'impaccio proprio il titolo: "stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus". Cioè: alla fine di ogni storia possediamo solo nudi nomi. Libri o film che siano. Vi auguro di possedere entrambi "Il nome della rosa". Ne vale la pena.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento05/03/2019
Per un libro
Qual è la conclusione dell'indagine su una serie di morti violente avvenute nel 1327 in un'abbazia benedettina arroccata sulle Alpi piemontesi? Che in quell'epoca c'erano degli uomini disposti a rischiare la loro stessa vita pur di possedere e/o leggere un libro. Il film del 1986 riprende la struttura narrativa del giallo scritto nel 1980 dal semiologo Umberto Eco (1932-2016) e vincitore del Premio Strega 1981. Semplificandone la trama, ma sfruttandone la magnifica ambientazione medioevale, che viene qui valorizzata da un'eccelsa fotografia, il film è imperniato sulla figura del monaco investigatore, interpretato da Sean Connery, grandioso come sempre. E' sicuramente da rivedere e riscoprire. Da riscoprire, come il manoscritto ritrovato, rodato escamotage narrativo da cui prende avvio già il romanzo. E da rivedere, con l'occasione della messa in onda dello sceneggiato Rai nel marzo 2019. Buona visione.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato