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Il mito della bellezza
«Le donne si sentono libere?» si chiede Naomi Wolf nell'introduzione a questo classico del pensiero femminista. Analizzando ed elaborando il concetto di bellezza, Wolf compie un percorso provocatorio e appassionato attraverso le varie fasi della vita di una donna: dal lavoro al sesso, dalla cultura all'alimentazione, dal rapporto con gli uomini a quello con le altre donne. [...] "Il mito della bellezza" torna in una nuova edizione con una curatela di Maura Gancitano e Jennifer Guerra, intellettuali e filosofe femministe. Per riportare nella nostra contemporaneità il discorso di Wolf e per mostrare come, oggi più che mai, una riflessione su bellezza e femminilità sia necessaria all'interno di ogni ambito della nostra vita. Un saggio senza tempo, che dà voce a ossessioni e oppressioni, per aiutarci a prendere coscienza e scardinare il mito della bellezza una volta per tutte.
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0 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento04/10/2024
Uno sguardo vero e innovativo
La monografia ripercorre il senso della femminilità, epurandolo dalle categorie a ben vedere maschilisteHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento04/12/2023Un libro che per gli anni in cui è uscito (1990) ha avuto sicuramente un notevole impatto, per gli studi che ne sono derivati, ma che in questo momento, con le narrazioni che viviamo quotidianamente, è superato. Comunque interessante.Hai trovato utile questo commento?
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4 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento31/12/2022
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Devo dire che rileggere questo testo dopo pochi mesi, ma essendo entrata nel frattempo in contatto con ambienti e testi che si occupano di tematiche queer e coloniali, me lo ha fatto ridimensionare non poco. Trovo che sia ancora efficace il modo in cui è stato scritto, ma che si perda in drammatizzazioni estreme. Fondamentale è da sottolineare che il testo non prende in causa la questione razziale, né la dimensione di donne nere e razzializzate a contatto con il mito della bellezza, né quelle queer. Inoltre l'autrice mal cela una venatura islamofobica, che può essere ritrovata soprattutto all'interno del capitolo dedicato alla Religione.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato
