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Il male non dimentica

Costantini, Roberto <1952- >

Giallo Marsilio <casa editrice> 2014

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Libia, 31 agosto 1969. La madre di Mike, Italia Balistreri, precipita da una scogliera, e quella notte Muammar Al Gheddafi rovescia la monarchia prendendo il controllo del Paese. Suicidio o delitto? Per oltre quarant'anni la risposta a quella domanda rimarrà nascosta al centro di una rete inestricabile di menzogne, tradimenti e lotte per il potere. Roma, estate 2011. [...]
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  • 0 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento
    20/04/2018
      

    Il passato che ritorna

    Bello, molto bello.
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  • 1 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento

    Dario Tramacere

    26/03/2018
      

    La verità, finalmente!

    In questo romanzo, in cui tutto trova compimento, ritroviamo l'ormai stanco Balistreri e, uno per volta, quei personaggi che lo hanno accompagnato (o, meglio, circondato) nella sua ricerca di verità. Tutti sono, a modo loro, stanchi. E non solo per l'avanzare dell'età. Tutti tranne Linda Nardi, che di quest'ultimo romanzo è più d'una co-protagonista. Quasi senza volere, accompagnerà Michele alla scoperta di quella verità inseguita da oltre quarant'anni e da cui proprio lui, più di ogni altro, era stato lontano. Vari personaggi disponevano di un pezzo di verità, ma solo qui le tessere vengono rivelate e si comprende che, spesso, quei frammenti di verità non gli erano stati rivelati per proteggerlo. Proteggerlo da sè stesso, dalla propria rabbia. A cominciare dalla madre, che per proteggerlo era stata uccisa. Caduto il velo, tutto appare nella giusta luce. Gli ultimi capitoli scorrono e si accavallano con il ritmo di un flash ipnotico. Durano lo spazio di tre pagine appena o, addirittura, mezza pagina. Si divorano e ti divorano, nella frenesia di continuare sino all'ultimo rigo. Sino alle incredibili scoperte: chi ha ucciso Italia e chi ha "semplicemente" ucciso l'Italia (perchè questo, come spiegato dal commentatore del Corsera, è romanzo d'azione ma anche processo ad una nazione, realizzato da un maestro "feroce nella sua bravura"). Sino alla dolce scoperta di avere ancora una ragione per guardare al futuro: "Quel che restava del male, di tutto quel male, adesso era lì accanto a me. La sua mano teneva la mia, chissà se da un'attimo o da quarant'anni". Quest'ultimo capitolo è la degna conclusione di un trilogia che non esito a definire un capolavoro.
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  • 7 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento
    31/03/2016
      

    La resa dei conti

    L’ultimo libro della trilogia del male è la resa dei conti tra il commissario Balistreri e chi ha avuto vicino, nel bene e nel male: la sua famiglia, i suoi amori mancati, i suoi amici e soprattutto i nemici. Il romanzo è indissolubilmente legato al precedente “Alle radici del male”, la cui lettura è necessaria per comprendere appieno lo snodarsi delle vicende; anche se interi capitoli sono stati ripresi con la tecnica del copia e incolla, non è agevole ricostruire e ricucire i fatti narrati in un continuo alternarsi di flashback. Magistrale la scoperta della “verità totale”, quella che chiude il cerchio della trilogia e che non intendo anticipare perché va gustata pagina per pagina, rigo per rigo. Magistrale, soprattutto, Costantini: autore di grande qualità, ha retto i fili di una narrazione che, nel suo complesso, si è sviluppata in un periodo di oltre 40 anni, dal 1969 al 2011. Così abbiamo vissuto la giovinezza e i tormenti di Balistreri, cresciuti con lui nella spensierata vita degli anni 80, sofferto con lui nella fase della maturità e della disillusione. Se quest’ultimo capitolo della saga non rappresenta un capolavoro, la trilogia nel suo insieme lo è, senza se e senza ma.
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  • 7 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento
    07/01/2015
      

    Trilogia molto accattivante

    Mike Balistreri è un personaggio che resterà a lungo nella mia memoria! Ultimo libro di una trilogia appassionante, mai scontata e scritta in modo molto scorrevole. Le pagine si girano da sole e ti ritrovi all' ultima pensando che forse avresti potuto leggere più lentamente per non finire questo viaggio tra l' Italia e la Libia in cui ti sei immerso e catapultato e del quale conservi ancora i fotogrammi negli occhi. Soddisfatta.
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