I pidocchi sono per noi, oggi, insetti fastidiosi ma debellabili. Eppure fino ad anni recenti per l'umanità intera pidocchio era frequentemente associato a tifo, e tifo a morte certa, soprattutto per la gente povera ed anche per i soldati delle trincee di guerra.
[...]
Gli eserciti europei erano alla disperata ricerca d'un vaccino, perchè il tifo aveva decimato le truppe di tutte le nazioni durante la Prima guerra mondiale, e si voleva impedire che in occasione di altri conflitti si verificassero altre disastrose epidemie. Il nuovo conflitto giunse nel 1939. Il laboratorio più avanzato sul tifo era quello di Rudolf Weigl, brillante professore polacco di Leopoli e il suo vaccino aveva ottenuto grandi consensi negli anni Venti. Quando i nazisti occuparono la città (1941) subito si interessarono a quel laboratorio, pressati dalle nuove epidemie di tifo tra le truppe del fronte orientale. Il laboratorio di Leopoli divenne un luogo privilegiato e Weigl decise di approfittarne: riuscì ad ospitare intellettuali e oppositori del regime, a far pervenire di nascosto il vaccino ai ghetti ebraici, rifilando nel frattempo alla Wehrmacht una versione indebolita e inefficace del siero.