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0 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento11/01/2022
romanzo corale
in cui si intrecciano tante storie e piani temporali. mi è piaciuto molto il protagonistaHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
2 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento17/10/2021
Un inno per chi resta ferma
Un inno per chi non punta al cambiamento come crescita, ma a restare fermo per evolvere. Evolvere come gli arredi del minuzioso inventario contenuto nel testo, che passano da oggetti vissuti a cespiti ereditari.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento20/08/2021
Flashback faticosi
Il dubbio che i prestigiosi premi letterari debbano per forza fare vincere un preciso scrittore e/o casa editrice è legittimo? Perché poi uno legge il romanzo vincitore e resta un attimo interdetto. La storia procede in un costante avanti e indietro nel tempo, così veloce da finire per confondere. Non c'è un tempo presente e un flashback nel passato, due tempi in cui le storie procedono fino a incontrarsi. È piuttosto un passare scomposto e continuo tra più livelli di passato al presente. La storia della famiglia del protagonista, Marco, di quando lui era piccolo, si intreccia con quella di quando lui si è sposato, ma anche con lettere alquanto criptiche scambiate con la donna di cui è da sempre innamorato, o con il fratello, a cui invia elenchi della spesa di oggetti di casa, fino a proiettarsi addirittura nel futuro nell'ultimo capitolo. (!) Molto spesso l'autore indulge nel mostrarci la sua erudizione, per esempio nelle tre pagine e mezzo di biografia ("per chi fosse interessato") di Osamu Tezuka, fumettista manga giapponese. Veronesi non ha l'editor di Carver, che tagliava paragrafi a man bassa.. Il colibrì è il protagonista, che non sfigurerebbe tra i Malavoglia quanto a sfortuna, anche se la prende con più filosofia. Dapprima una malattia non lo fa crescere, da qui il soprannome. Poi, risolto il problema della crescita, il soprannome gli resta perché è uno che investe un'enorme energia nel tentare di restare fermo, come un colibrì su un fiore, ma viene ciclicamente spazzato da eventi che lo travolgono e lo costringono a trovare un nuovo equilibrio, sempre da mantenere con energia, sbattendo le ali come un uccellino. A me a dire il vero evoca più un criceto in gabbia, che rincorre a ruota soluzioni ai problemi propri e altrui. Non c'è nemmeno da biasimarlo nella sua volontà di stare fermo, come si rilassa gli capita una tragedia. Il personaggio di Luisa, l'eterna innamorata di Marco, non ha consistenza. L'espediente del filo che vedeva la figlia, come elemento anticipatore, è piuttosto fiacco. Lo psicanalista della ex moglie, deus ex machina in numerosi momenti del racconto, rimane una figura direi improbabile. Ma il personaggio più inverosimile è la nipote genio Miraijin, assolutamente perfetta, i cui successivi 15 anni di vita, dopo essere stata la chiave di volta di un evento importante, vengono riassunti in un capitolo rutilante di successi, perché questa doveva essere "l'essere umano che salva il mondo". ( È una donna, con il nome da uomo, così, perché fin da neonata fosse destinata a sovvertire l'ordine). Come se per cambiare il mondo occorresse essere geni in tutto fin da bambini.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
2 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento05/05/2021Una storia di famiglia, di vita vissuta, di genitori di figli e in primo piano di rapporto tra fratelli. Il protagonista vorrebbe tenere fermi in un'unica inquadratura i fatti. Fatti dolorosi che sono propri di tante realtà e che ognuno, con le proprie esperienze, vive a proprio modo. Veronesi dà lo spunto per riflessioni sui diversi atteggiamenti che si tengono nei confronti degli accadimenti sentimentali e non.Hai trovato utile questo commento?
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5 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento04/05/2021Un romanzo che tocca la profondità dell’animo umano, malinconico, doloroso, intenso, carico di pathos e pieno di fiducia nelle giovani generazioni, speranza per il futuro. La narrazione è fluida, il linguaggio ricco, accurato, maturo. La costruzione del romanzo ben fatta, armonica, la tecnica dei salti temporali rafforza la struttura narrativa.Hai trovato utile questo commento?
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7 / 9 utenti hanno trovato utile questo commento24/04/2021
Buon romanzo, peccato per il finale
Potendo avrei dato 2* e 1/2. Per 3/4 il libro ti tiene piuttosto incollato alla storia del "Colibrì", un oculista fiorentino che nella sua vita, nonostante le numerose tragedia che si trova ad affrontare, ha la forza di rimanere "immobile", saldo, mentre ognuno intorno a lui si affanna per uscire dal proprio disagio incurabile. Sopporta tanto, Marco, quasi tutto. E va avanti. Finché, alla fine della storia, si rende conto che il suo destino era esattamente quello. Superare tutte queste prove per un "bene" più grande. Ed è qui il guaio del romanzo: la scelta di questo bene superiore, un qualcosa che (non faccio spoiler, ma leggendo gli ultimi capitoli del film viene evidenziato in maniera chiara) è di una banalità sconcertante. Una sorta di mix di stereotipi perbenisti talmente terra terra e senza idee da gettare un'ombra di banalità su tutto il libro. Peccato.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
3 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento28/03/2021L'inizio richiede concentrazione per i salti temporali che possono creare confusione, ma poi il lettore si abitua a questa tecnica narrativa. Il protagonista ha la capacità di assorbire gli urti senza rompersi, ma non è un supereroe. Penso che quasi tutti sappiamo farlo davanti alle difficoltà della vita. La resilienza, termine tanto abusato in questo periodo, si costruisce solo combattendo. Nonostante la morte sia un tema molto presente, il protagonista ripone tante speranze nei giovani. Il finale è molto commovente.Hai trovato utile questo commento?
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4 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento20/03/2021Da anni non amo la narrativa, soprattutto quella italiana, così ho iniziato a leggere il libro con molte incertezze. Ne sono arrivata alla fine , e già questo mi ha sorpreso, sicuramente la lingua chiara, scorrevole mi ha aiutato. Anche il" saltare" nel tempo mi ha ancorato alla lettura, mi capitava spesso di farlo quando leggevo un romanzo, per cui non mi ha dato assolutamente fastidio. Molto bella la narrazione della vita familiare, meno le lettere scambiate con Luisa, spesso saltate dopo averle iniziate a leggere. Il tema della eutanasia, doloroso e ricorrente , mi ha colpito molto, sono giorni che mi torna in mente in questo periodo di pandemia ,e credo che ci resterà in attesa di una soluzione in ItaliaHai trovato utile questo commento?
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5 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento21/02/2021
La grazia del volo, Il peso dell’anima
Primo lettura dell’autore toscano che ha uno stile singolare e congeniale. Libro eccellente, piacevole e appassionante. Il contenuto è elaborato e rende impegnativa la comprensione, ma la valutazione è molto positiva. L’intreccio dei personaggi e la discontinuità temporale con la storia proposta coinvolge ed emoziona il lettore. Diversi livelli di lettura e altrettante legittime interpretazioni. È una lettura che dà energia e una buona disposizione d’animo. Oltre la gradevolezza della bella scrittura ci sono tanti spunti di conoscenza e l’aspetto morale nella descrizione degli atteggiamenti umani è quello che ho apprezzato di più. Colibrì è da leggere.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
10 / 12 utenti hanno trovato utile questo commento26/01/2021
Difficile e commovente
Leggendo questo libro si percepisce la bravura di questo scrittore che fa apparire quasi "epica" una vita normalissima, forse con qualche disgrazia pesante da superare, ma come accade purtroppo molto spesso nelle vite di moltissime persone. Marco si sposa con una donna che non ama e amerà tutta la vita una donna con la quale si scambierà al massimo due baci. Ha un tenore di vita che all'epoca sarebbe stato ritenuto "medio borghese" e come una persona normale, ha sentimenti, dolori, passioni...è una persona con un pò di sfortuna, di quelle a cui le coincidenze producono possibilmente dei problemi e chiamiamo quindi "fatali". Commette come tutti degli errori che poi pagherà a caro prezzo. Oltre ai familiari sarà in contatto per tutta la vita con una manciata di persone che lo conoscono nell'intimo e lo aiuteranno nei momenti più difficili, proprio come fanno i migliori amici. La storia è molto complessa da leggere perchè salta avanti ed indietro nel tempo, partendo dal passato e finendo nel futuro. Il finale è tra i più commuoventi che abbia letto e ci lascia chiaro il messaggio che per poter vivere, occorre veramente molto ma molto coraggio. Bellissimo.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato