Malvaldi ripropone un’altra avventura con Pellegrino Artusi protagonista e detective. L’impresa è felice, in quanto l’autore provvede a inserire i suoi punti forti: ironia, profonda cultura, sottile conoscenza antropologica. L’ambientazione è ben curata: siamo nel 1900, in un castello in Toscana con passaggi segreti, dove si svelano tresche clandestine inaspettate, tra una dissertazione culinaria e considerazioni scientifiche. Avviene un delitto, a porta chiusa dall’interno, un enigma. E’ ovviamente un giallo atipico: a Malvaldi interessa maggiormente osservare e descrivere la variegata galleria di personaggi, dialogare talvolta bonariamente col lettore e soprattutto divertirsi nella narrazione stessa. Un romanzo originale e divertente.

Giallo intrigante con finale veramente astuto! Artusi torna a stupire per la sua astuzia ed il suo buon gusto... Ambientazione fantastica.

Malvaldi abbandona i vecchietti del Barlume, e torna a una indagine che vede protagonista Pellegrino Artusi, tra una ricetta mediorientale (la deliziosa salsa di peperoni muhammara) e il classico omicidio impossibile, commesso in una stanza chiusa dall'interno. L'ambientazione storica è accurata, i personaggi simpatici, lo stile scanzonato rendono questo libro una lettura decisamente piacevole.