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2 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento01/04/2025Divertente racconto arboreo che ci insegna a vivere la vita indipendentemente dagli schemi senza incertezze e/o domande ma, soprattutto, rispettando le decisioni degli altri e accettandole per quello che sono. Prosa scorrevole da gustare preferibilmente seduti in giardino o comunque immersi nella natura.Hai trovato utile questo commento?
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1 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento28/02/2025Il protagonista trascorre l'intera vita sugli alberi da quando dodicenne, decise di salire su un albero e di non scendere più. Racconto spassoso, originale, una vita piena di avventure. Cosimo è intelligente, coraggioso, intraprendente e coerente con le proprie idee. Altissima descrizione della natura. Bellissimo.Hai trovato utile questo commento?
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4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento28/01/2024Cosimo Piovasco di Rondò è un giovane rampollo di una nobile famiglia ligure di Ombrosa. Il 15 giugno 1767 è a tavola con la famiglia, in seguito ad una lite con i suoi genitori per un piatto di lumache, si arrampica su un albero del giardino di casa e decide di non voler più scendere. Non si tratta di un semplice capriccio, Cosimo trascorrerà tutta la sua esistenza sugli alberi, costruendo giorno dopo giorno la sua realtà quotidiana. Calvino dà sfogo alla sua irrefrenabile immaginazione, quasi fanciullesca, mantenendo una ricchezza di significati. Lo sfondo settecentesco si presta al gioco della fantasia, sfiorando il "racconto filosofico" e il romanzo storico, non rappresentando né l'uno, né l'altro. L'atto di ribellione di Cosimo, a cui mantiene fede per tutta la vita,non è fine a se stesso. Non si isola semplicemente dalla società prendendone le distanze. Cosimo ha bisogno piuttosto di un altro punto di osservazione, per poter dare un contributo fattivo, per collaborare al miglioramento e al progresso della civiltà. Calvino dice di se stesso nella presentazione del romanzo: " Quello che possiamo indicare come dato sicuro è un gusto dell'Autore per gli atteggiamenti morali per l'autocostruzione volontaristica, per la prova umana, per lo stile di vita. E tutto questo tenendosi in bilico su sostegni fragili come rami circondati dal vuoto."Hai trovato utile questo commento?
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2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento15/01/2024
Un albero dalle radici ben salde
La scelta di vita del protagonista può essere interpretata, in un primo momento, come un atto di ribellione verso la famiglia, ma Cosimo persiste nella propria posizione anche in seguito alla morte o allontanamento dei propri famigliari; ecco che la protesta assume connotati più ampi investendo la società in generale. La chiusura però non é totale, infatti Cosimo continua ad abitare in prossimità della propria casa ed é sempre ad essa che fa riferimento nei momenti critici o di svolta della propria vita; ciò lascia percepire, oltre che un legame profondo con le proprie origini, un velato senso di ottimismo nel personaggio, che forse ancora crede che le cose possano cambiare, in meglio. Il libro é ricco di scene esilaranti e personaggi comici, divertenti, ciononostante nel romanzo traspare anche una profonda drammaticità, infatti non sempre é possibile ricevere una seconda opportunità (basti pensare alla fine del brigante Gian dei Bruchi) e il lieto fine, il più delle volte, non é contemplato.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
2 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento10/11/2023
LEGGERO E SOGNANTE
Per il mese di ottobre, il nostro circolo ha scelto di leggere "Il Barone Rampante" di Italo Calvino, di cui ricorre il centenario della nascita.Il romanzo, edito nel 1957, fa parte della trilogia araldica I nostri antenati, formata inoltre da Il visconte dimezzato e Il cavaliere inesistente. La storia narra la vita di Cosimo Piovasco di Rondò che all'età di 12 anni sale su un albero perché non vuole mangiare un piatto di lumache, per poi non scendervi più. Inizia così la sua avventura, raccontata dal fratello Biagio, che lo porterà a scoprire un mondo libero dalle regole sociali e trasporterà il lettore in una dimensione fiabesca ma perfettamente credibile per il nuovo modo di vivere di Cosimo. Egli infatti trasforma gli alberi in una nuova grandissima e confortevole dimora in cui si può stare soli ad osservare, leggere e ascoltare, ma anche con amici, briganti e amori. Il protagonista, pur vivendo sugli alberi, non si distacca completamente dalla società, anzi la osserva attentamente e vi partecipa insegnando a chiunque lo incontri che da lassù si riescono a vedere meglio le dinamiche umane. Questo libro è una storia leggera e sognante ma anche impegnativa perchè porta il lettore a riflettere e insegna a seguire i propri ideali. (A cura del Circolo di lettura "Le voci e l'acqua" della Biblioteca Elsa Morante)Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento22/05/2022
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Come nell'episodio precedente, l'autore parte da un'idea semplice, che stavolta si sviluppa, si diversifica, si "dirama", letteralmente, ovunque, in molteplici aspetti della vita. Cosimo è un compagno di giochi, un ribelle, uno scolaro...O è uno zoologo, un botanico, un lavoratore onesto? Non oserà mica diventare massone o rivoluzionario o violento?!? È possibile trarvi una morale? A tal proposito ci sono tante vie aperte, ma "nessuna si può esser certi che sia la giusta"...Incuriosito? Sali. Ma prima: 1) Non farti ingannare dalla prima metà del libro, decisamente lenta, perché è soltanto la rampa di lancio per il resto 2) Prima di cominciare a leggere, osserva bene un albero, perché a fine libro non lo rivedrai più con gli stessi occhi 3) Buon divertimentoHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato