Il soggetto del film e gli attori erano molto promettenti, i panorami immaginavo non mi avrebbero delusa. Tutto sommato un film accettabile, peccato sembri girato e montato con una fretta che toglie la poesia e le suggestioni che speravo. Lo consiglio, nonostante qualche dialogo davvero banale e imbarazzante, pretenzioso di una profondità che purtroppo manca. Scena che riprende e omaggia Mediterraneo di Salvatores, ma sotto tono, non paragonabile.

Una troupe di cialtroni approda in una località sperduta dell'Armenia per girare un film improbabile, ma scoppia una guerra e rimangono per due mesi isolati, mentre il produttore scappa con i fondi europei erogati per la realizzazione del film. Un anziano abitante di un vicino villaggio chiede alla troupe di realizzare il suo sogno, un breve film su Yuri Gagarin, impersonato da lui, e viene accontentato, così tutti i suoi compaesani arrivano con le richieste più diverse, che vengono esaudite. Assolutamente da non perdere i titoli di coda, con i brevi cortometraggi girati.

Cinque squattrinati e improbabili italiani credono di andare in Armenia per girare un film con i fondi europei. Si rivela invece la solita truffa all'italiana. Sembrava partire come un filmetto invece ne esce un risultato secondo me genuinamente poetico, non banale. Magia del cinema ?