In un presente (non troppo) lontano in cui i baci sono stati vietati per contenere il contagio, il ventenne Michele trova lavoro come rider, anzi come consegnator di Happydemia - la più importante multinazionale al mondo per la distribuzione di psicofarmaci.
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Antidepressivi, ansiolitici, stabilizzatori, stimolanti e specialmente sonniferi sono diventati fondamentali per tenere tranquillo il Paese in clausura, tanto che il Previdente del Consiglio stabilisce che vengano rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Ma per calmare gli animi non basta: il popolo è diviso tra chi può permettersi di non lavorare, chi può farlo da casa e chi per sopravvivere deve muovere il corpo. Con il borsone di Happydemia sulle spalle Michele attraversa in bici la città semivuota, nell'ostilità crescente di quanti gli invidiano il lavoro, o anche solo la libertà di movimento, e di quelli che invece lo considerano un untore che propaga il virus di porta in porta. Grazie all'incontro con Miriam, una misteriosa ragazza che non si toglie mai la mascherina e che consegna psicofarmaci ai vip, Michele scopre l'amore in un mondo in cui toccarsi è diventato sovversivo. Intorno a loro, intanto, tutto cambia vorticosamente per l'accelerazione imposta dall'epidemia, tra impoverimento crescente, nuove riforme monetarie, complotti di complottisti, negazionisti che negano di esserlo e un ex Primo ministro dell'Interno disperatamente a caccia di selfie...
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30/09/2021
Attenzione : rompere il vetro solo in caso di pandemia permanente
Titolo azzeccatissimo per raccontare una storia surreale ma aderente alla realtà che abbiamo vissuto durante la pandemia. Geniale l'idea della multinazionale che produce e distribuisce psicofarmaci per contrastare ogni forma emotiva sviluppata durante la chiusura obbligatoria.