Questo saggio si avvale di un linguaggio fluido del tutto comprensibile che armonizza la narrazione di esperienze vissute da reali pazienti dell’autore con solide incursioni nel campo medico e scientifico. Non va considerata opera per soli addetti ai lavori, o peggio, per soli “ammalati”: la lettura risulta avvincente per chiunque e si possono trarre numerosi insegnamenti dai metodi terapeutici proposti, che stimolano interessanti riflessioni sull’unità inscindibile rappresentata dalla mente e dal corpo, ancora trattati ostinatamente come entità separate nella medicina tradizionale. E cosa dire, poi, di quanto migliorerebbe la nostra vita se tutti applicassero i suggerimenti della “comunicazione emotiva non violenta”? Vale la pena di leggere questo saggio e meditare.