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Grammatica della fantasia : introduzione all'arte di inventare storie

Rodari, Gianni

Giulio Einaudi editore 2001

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Attraverso le più svariate tecniche dell'invenzione, Rodari offre con questo suo libro uno strumento utile a "chi crede nella necessità che l'immaginazione abbia il suo posto nell'educazione; a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola". [...]
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Marco Ferri

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    14/02/2021
      

    Il pedagogista favoloso.

    Prendo in prestito da Mario Martone, che ha scritto e diretto "Il giovane favoloso", film sulla vita di Giacomo Leopardi, l'aggettivo 'favoloso', anche perché è proprio con una citazione di Leopardi che Rodari conclude questo libro gustoso. "Da un lapsus può nascere un storia, non è una novità. Se, battendo a macchina un articolo, mi capita di scrivere "Lamponia" per "Lapponia", ecco scoperto un nuovo paese profumato e boschereccio: sarebbe un peccato espellerlo dalle mappe del possibile con l'apposita gomma; meglio esplorarlo, da turisti della fantasia." (Cfr. pag. 34). Ecco lo spirito creativo di Rodari, capace di dialogare con i bambini, perché gli adulti intendano. Capace di farsi ascoltare e leggere, e di stimolare la nascita di punti di vista formativi. "Tre volte in vita mia sono stato burattinaio, agendo in un sottoscala che aveva una finestrella fatta apposta per assumere il ruolo di boccascena; da maestro di scuola, per i miei scolari di un paesotto in riva al lago di Maggiore (uno di loro, ricordo, quando andava a confessarsi raccontava nel quaderno del 'diario libero' l'intera confessione, domande e risposte); da uomo fatto, per qualche settimana, con un pubblico di contadini che mi regalavano uova e salsicce. Burattinaio, il più bel mestiere del mondo." (Cfr. pag. 111). Quanto entusiasmo anche in questa definizione, che ci colpisce non solo per lo spiraglio autobiografico, ma anche perché restituisce dignità a una definizione che usiamo ormai quasi sempre con l'accezione negativa di mestatore, truffatore, manipolatore. Colpa dei tempi in cui la politica è trucco e furbizia. Ma la verità è che Gianni Rodari ha scritto favole nutrienti. "Ricordo un dialogo con una bambina di tre anni che mi chiedeva: - E dopo, cosa farò? - Dopo andrai a scuola. - E dopo? - E dopo in un'altra scuola, per imparare più cose. - E dopo ancora? - Diventerai grande, ti sposerai... - Eh, no... - Perché? - Perché io non sono mica nel mondo delle fiabe, sono in quello delle cose vere. Sposarsi era per lei una verbo delle fiabe, il verbo finale, il destino delle principesse e dei loro principi: in un mondo che non era il suo." (Cfr. pag. 142). Ecco la chiave: attraverso la fiaba, la comprensione del sé, la consapevolezza della propria realtà e di quella che ci circonda. Questo il grande, divertente, appassionato lavoro di Gianni Rodari, che in questo saggio parla con precisa competenza della fantasia, dell' immaginazione, della creatività. E lo fa, alla sua maniera, la maniera di uno scrittore e pedagogo favoloso.
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