Una lettura interessante, che forse sconta qualche piccola debolezza nel passaggio tra i due piani temporali e narrativi. La vicenda narrata è affascinante e ben congegnata, perché tocca a livelli diversi a seconda dell'età e tiene fino in fondo in una sorta di incertezza cognitiva che solo alla fine è sciolta - in modo non banale.

Gli anni invisibili è un romanzo che si dipana su due piani temporali diversi ma perpendicolari in un punto, un episodio della vita di un gruppo di ragazzi di Cochabamba (Bolivia) che fa da perno a tutto l'impianto narrativo. Il tema centrale del libro è legato alla difficile transizione tra la giovinezza e l'età adulta, l'incapacità, alcune volte, di staccarsi del tutto dal passato. Hasbun riesce a tenere alta l'attenzione del lettore fino all'ultimo svelando solo alla fine l'evento da cui scaturì il tutto. Tuttavia, pur scorrevole, il libro presenta alcune pecche, in primis prosaiche, tra le quali spicca proprio il finale che si configura frettoloso e forse poco strutturato in relazione allo svolgimento della storia stessa. In conclusione una discreta lettura veloce e non particolarmente impegnativa.