Il medico Gaspare Tagliacozzo fu il geniale precursore della chirurgia ricostruttiva. Nel 1597 realizzò il primo impianto di pelle su un paziente dal naso sfregiato, utilizzando una striscia di epidermide dall'avambraccio. La Chiesa, però, gridò all'eresia, e solo tre secoli dopo la "tecnica maledetta" venne riscoperta.
[...] Si racconta che nel Seicento Cartesio abbia costruito uno dei primi androidi, una figlia artificiale in grado di pronunciare poche parole. Ma l'invenzione "puzzava di zolfo", e fu distrutta.
E l'indispensabile penna a sfera? Venne brevettata dall'ungherese Laszlo Biro nel 1943, ma fu il barone francese Bich a produrla con il proprio nome divenendo ricchissimo. Biro, invece, morì in miseria.
La storia delle invenzioni è un testo misterioso in cui figurano personaggi eccentrici e brevetti rubati, studiosi sfortunati e scienziati perseguitati. Non tutti hanno lasciato nella storia l'impronta di un gigante, ma come ignorare la preveggenza di Joseph Gavetey, che, nel 1857, perfezionò il rotolo di carta igienica? La gente comune, però, ritenne uno spreco utilizzare la preziosa carta per funzioni innominabili, e il suo genio anticipatore non venne compreso. Chissà se si consolò pensando a Galileo, che per aver capito come andava il mondo aveva rischiato addirittura il rogo.
Ermanno Gallo, saggista e narratore, divide le sue giornate tra Torino e Parigi. Ha insegnato storia in Italia e in Francia e curato articoli e inchieste per "Le Scienze" e "Sapere". Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Spaccanapoli (Einaudi), Bit (Mondatori) e Maghi, sciamani e stregoni (Piemme).