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Follia maggiore

Robecchi, Alessandro <1960- >

Giallo Sellerio <casa editrice> 2018

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«E ho pensato che avevo sbagliato vita, che così non andava bene, e che intanto mi ero perso delle cose, e moltissime altre, forse più importanti... cose... persone... a cui ho pensato sempre... ». Umberto Serrani è un elegante, anziano, ricco signore cullato dai suoi rimpianti. [...]
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  • 1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento

    Dario Snaidero

    08/08/2022   

    La regola del doppio

    È un’opera buffa, questo bel libro. Come Il Turco in Italia, dal quale è tratto il titolo, narra di amori e passioni, di raggiri e di vendette. Di assassini, com'è ovvio. In un continuo gioco del doppio compone e scompone mondi e persone, con una scrittura ironica e raffinata. L’autore contrappone al mondo dell’opera, elitario e competitivo, quello di Giulia Zerbi, la vittima, incapace di difendere il proprio decoro borghese, situandoli in una Milano tetra e piovosa. E due sono i gruppi che, l’uno all'insaputa dell’altro, indagano sulla sua morte. Carlo Monterossi, il creatore di un programma televisivo di successo, li attraversa facendo da autista ora all'uno ora all'altro dei protagonisti. È un po’ spaesato il nostro Monterossi e gli è difficile comprendere questa Milano così diversa e insolita con l’aiuto del suo Bob Dylan. Nessuno dei protagonisti è ciò che appare. Umberto Serrani è stato uno spietato riciclatore di denaro sporco. Giulia Zerbi la sua focosa e imprevedibile amante.Anche il sovrintendente Ghezzi e il nevrotico e impulsivo Carrella, i poliziotti incaricati delle indagini, sono due spietati segugi. Nessuno dei due vuole passare per fesso. E Ghezzi, così pacioso, all'apparenza, lo dimostra con un giovane bullo, figlio di un grosso papavero universitario. Per Falcone, pur pagato per indagare sull'omicidio, conoscere i segreti degli altri, è la linfa della propria vita. Per la Cirielli, ex poliziotta e socia della “Sistemi Integrati”, poter investigare libera e priva di regole, è una vertigine di piacere. Anche Sonia Zerbi, la figlia della vittima, è più interessata ai soldi di Serrani e alla opportunità di diventare una famosa cantante lirica. Lei è viva ed è inutile piangere sui morti. E alla fine il colpevole viene trovato. Giustizia è fatta allora? Ecco, Tarcisio Ghezzi dopo averlo scoperto il colpevole, proprio non lo sa. Il giallo, infatti, a ben vedere, è più uno Stabat Mater di Pergolesi che un’opera a lieto fine.
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  • 2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento
    28/10/2020
      

    Alessandro Robecchi non delude mai, le vicende dei personaggi si intrecciano sapientemente, con "stacchi" di regia che aiutano di tanto in tanto il lettore a non perdere di vista nessuno di loro. Arguto, sagace, ironico e raffinato senza alterigia, l'autore somiglia un po al Monterossi e diverte, intriga, soddisfa.Non vedo l'ora di leggere il prossimo! Finalmente! È un giallo ma anche una storia di amore,una descrizione sublime di una giovane soprano che canta e “ vive “ quello che canta, una favola moderna ma molto credibile. E poi ci sono i buoni ed i cattivi ed assieme mettono le cose a posto. Grazie all’autore, leggerlo è stato coinvolgente ma non farmi aspettare “ migliaia di settimane “
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  • 7 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento
    11/09/2019
      

    4 investigatori per un omicido

    E' la prima volta che leggo un'opera di Robecchi, mi aspettavo il solito giallo scialbo e mediocre come tanti che costellano le nostre librerie, invece mi sono piacevolmente ricreduta. Umberto Serrani, big della finanza ormai in pensione, per far luce sull'omicidio di una sua vecchia fiamma assolda il detective Carlo Monterossi, che opera in coppia con l'amico Oscar Falcone. Trattandosi di un omicidio, anche gli ispettori di Polizia Ghezzi e Carella indagano sul fatto. La narrazione quindi si "sdoppia", le indagini delle due coppie viaggiano in parallelo: dove fallisce una, l'altra riesce a scovare ulteriori tasselli del puzzle, fino a quando i quattro investigatori, contemporaneamente, riusciranno ad arrivare alla soluzione, in un finale un poco surreale ma comunque d'effetto. Il punto forte del romanzo rimangono le descrizioni dei vari personaggi del jet set che gravitano intorno a Serrani e alla figlia della vittima, una ragazza che sta studiando per diventare soprano: personaggi grotteschi, caricaturali, nobili decaduti, portaborse e gattemorte raccontati con sagacia e ironia. Consigliato.
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento

    Roberto Falconi

    27/08/2018
      

    Bel giallo italiano

    Un bel giallo, una trama che affonda le radici nel passato e un'indagine parallela, tra quella istituzionale della polizia e un detective privato. Uno scippo finito male, attira l'attenzione del vecchio Umberto Serrani, un uomo ricco e potente, legato al traffico di capitali. Ghezzi e Carella sono i due segugi della mobile, mentre Oscar Falcone, forma la sua coppia di detectives con un emergente mago della televisione, sempre più spesso spazzatura.
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