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Finché il caffè è caldo

Kawaguchi, Toshikazu

narrativa Garzanti <casa editrice> 2020

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In Giappone esiste una caffetteria speciale, su cui girano mille leggende. Si narra che, bevendo il caffè, sia possibile rivivere un momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l'unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare la persona che non doveva sfuggire e, facendo quel piccolo gesto, si narra che tutto possa cambiare. [...]
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  • 19/04/2024
      

    Non male

    Temevo qualcosa di peggio. Una lettura lineare, semplice, ma non spiacevole. Forse non proprio caldo, ma un caffè tiepido sì.
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  • 1 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento

    Davide De Pascalis

    27/02/2024
      

    carino

    Carino, bella l'idea. Ogni volta che mi trovo di fronte ad un prodotto culturale giapponese sento che devo scavalcare una specie di burrone per poterlo apprezzare: non è semplicemente che alcune cose non siano credibili (figuriamoci, siamo abituati a tutto); è più che altro il modo di raccontare queste cose che inizialmente risulta talmente allucinante da risultare grottesco. Superato questo scoglio iniziale che ho nel mio cervello di occidentale il libro in se l'ho trovato godibile
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    10/12/2023
      

    deluso

    personaggi un po' schematici, con poche sfumature, le situazioni degne di un piccolo sceneggiato tv di altri tempi, che portano ad immaginare ,già prima di aver letto, sviluppi ed intrecci. Insomma complessivamente l'ho trovato deludente, colgo solo come unica nota positiva questa atmosfera di felice malinconia molto giapponese.
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  • 1 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento
    27/11/2023
      

    Finchè il caffè è caldo

    I romanzi di Toshikazu Kawaguchi sono affascinanti viaggi attraverso il tempo e le emozioni, spesso ambientati in luoghi accoglienti come caffetterie. La sua narrativa sottolinea il potere dei legami umani e la magia di affrontare le sfide della vita. Con uno stile delicato e riflessivo, Kawaguchi cattura il cuore dei lettori mentre esplora le intricazioni delle relazioni e la bellezza delle possibilità inaspettate.
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  • 10 / 10 utenti hanno trovato utile questo commento
    04/09/2023
      

    In molti si saranno chiesti perché questo romanzo abbia avuto questo straordinario successo. Perché? Accadono cose che un lettore medio europeo reputa strane. Improbabili, e si sa, ognuno ha la propria personalissima sospensione dell'incredulità. Ci sono persone per cui è del tutto logico e plausibile che un vampiro vada al liceo e riviva, anno dopo anno, la tiritera dei riti di passaggio americani (che Iddio ce ne scampi e liberi!), ma fatica a credere che esista un posto in cui possano accadere miracoli, come il tornare indietro nel passato. Ma, oltre a questo, il nocciolo di questo racconto non si colloca nella bravura dell'autore e del traduttore, ma in quello che questo simpatico venditore di olio di serpente (l'autore) ci sta vendendo: una possibilità. Perché ammettiamolo: chi di noi, almeno una volta, non ha provato la forte, fortissima sensazione di voler tornare indietro nel tempo e agire diversamente? Di "se io avessi detto" o "se io avessi fatto" è pieno il mondo, musicale e letterario. Ed è a chi ha un conto in sospeso con il proprio passato, a chi ha una piccolissima spina nel cuore, che questo romanzo parla. Ovviamente ci sono delle regole, ed altrettanto ovviamente, a forzarle se ne paga il prezzo. Un prezzo molto salato, come ci ricorda la ragazza fantasma che vagola nel caffè: il caffè deve essere caldo, altrimenti non si appartiene più né al presente, né al passato. Semplice, no? Ma sono proprio le cose semplici ad andare a signorine da angiporto in un battito di ciglia. E la ragazza fantasma è un pochino lo spauracchio che il lettore ed il personaggio hanno davanti agli occhi ogniqualvolta che qualcuno si siede a quel preciso tavolino. Solo che il personaggio è tutto preso a sistemare la propria vicenda. Il lettore no. E posso testimoniare che, almeno in un paio di casi, ho temuto che il personaggio non ce l'avrebbe fatta... Forse è un romanzo semplice, e forse molta della dua fortuna è da attribuirsi al battage pubblicitario, ma parla a tutte quelle persone che hanno lasciato una piccola parte di loro nel passato
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  • 6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento

    Morena Ciocioni

    09/12/2022
      

    Un successo a me incomprensibil

    Commento dopo diversi giorni dalla fine della lettura, per lasciare sedimentare la delusione e verificare se mi avesse lasciato qualcosa di positivo. Niente! Solo forse quella di aver sprecato del tempo a leggere un libretto che ho trovato vacuo, inconsistente. Forse, visto il presunto intento dell'autore di trovare una sorta di morale (qui e ora???), avrebbe potuto essere una favoletta per bambini, opportunamente riadattata. E la cosa che mi stupisce è che sia già uscito il sequel e se ne prevede un altro prossimamente. Forse sarò io? Mah!
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  • 2 / 11 utenti hanno trovato utile questo commento
    08/09/2022   

    Una piccola fiaba

    Delicato e poetico. Indubbiamente surreale. Capace di suscitare profonde emozioni se affrontato con lo spirito giusto e nel momento più adatto. A me è piaciuto.
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  • 8 / 9 utenti hanno trovato utile questo commento

    Cristiana Vittorini

    11/04/2022   

    Anche per me è stato un pochino sotto le aspettative, soprattutto in considerazione delle recensioni lette sui giornali. Le riflessioni sui rimpianti della vita, sulla mancanza delle persone care, su quella parte grigia di detto e non detto a chi non c'è più e che, oramai, non può più dirsi rimane, secondo me, debole. Poco approfondita, forse per cercare di trattare l'argomento con leggerezza. Molto invece si indugia nella ripetitività dei rituali, delle descrizioni dei luoghi e non so se questa sia una caratteristica della cultura "orientale" Nel complesso un pò deludente. Mi aspettavo di più Cristiana
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  • 9 / 13 utenti hanno trovato utile questo commento
    14/02/2022
      

    Piacevole lettura, molto intima, che porta inevitabilmente a riflettere sulle proprie nostalgie, sui propri affetti, sui propri errori irreparabili...forse la narrazione e la profilazione dei personaggi sono un pizzico inferiori alle aspettative, ma quando un libro tocca corde profonde ha raggiunto il suo obiettivo.
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  • 9 / 9 utenti hanno trovato utile questo commento
    14/02/2022   

    La fantasia oltre alla realtà

    Un libro tra la fantasia e l’inverosimile, da leggere, secondo me, con una visione orientale di cultura e tradizione. Un piccolo caffè, anonimo e posizionato in un locale senza finestre, diventa lo scenario di piccole e grandi storie dei propri avventori abituali. C’è una sedia con un tavolino davanti e se ci si siede su quella sedia precisa e si seguono ferree regole, si potrà tornare in un preciso momento del passato… il tutto per la durata della degustazione di una tazza di caffè caldo. Ma allora cosa chiedono le persone che si avventurano in questa esperienza? Non possono cambiare gli eventi, ma forse cercano risposte, vogliono risolvere una questione in sospeso, mettersi in gioco fronteggiando i propri dubbi e le proprie paure. Un libro scorrevole, ma non entusiasmante, finale molto scontato, surreale.
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