È un film che sfida le trasposizioni teatrali sullo schermo meglio riuscite. Il ritmo è scandito dalle parole, il silenzio e il montaggio conferiscono tono alla scene che si susseguono tanto che si potrebbe mettere su un vinile di sottofondo durante la visione senza audio ed ecco che lo schermo che proietta e la propria stanza con sè stessi a guardare si fondono in un unica rappresentazione. Chi mai si annoierebbe con una gestione della proiezione del silenzio se questo ne risulta l'effetto ?