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Fate il vostro gioco

Manzini, Antonio <1964- >

Giallo Sellerio <casa editrice> 2018

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«Non ci abbiamo capito niente, Deruta. Forza, al lavoro». Due coltellate hanno spento la vita di Romano Favre, un pensionato del casinò di Saint-Vincent, dove lavorava da «ispettore di gioco». Il cadavere è stato ritrovato nella sua abitazione dai pochi vicini di casa dell'elegante palazzina, e serra in mano una fiche, però di un altro casinò. [...]
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    03/10/2023
      

    Lettura piacevole e scorrevole come tutti i libri di Manzini. Un altro caso per il vicequestore Schiavone, che si risolve solo parzialmente in questo libro ambientato nel mondo del gioco d'azzardo, e che continuerà nel successivo della serie, Rien ne va plus. La personalità del commissario e dei componenti della squadra si delineano sempre di più ad ogni libro della serie
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  • 2 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento

    Bruno Umana

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    01/06/2023
      

    È il primo libro che leggo di Manzini e non ho nemmeno mai visto la serie TV su Rocco Schiavone, non è male mi ha un po' sorpreso il suo fare un po' troppo disinvolto sulle "canne" e poi capisci che c'è una storia prima e dopo e questo mi incuriosisce leggerò sicuramente ancora del vicequestore.
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    13/01/2020
      

    Un personaggio borderline

    I gialli su Rocco Schiavone sono molto ben scritti. L'autore è però un furbetto, perché per esempio questo libro è la prima parte di una sola narrazione, che termina in "Rien ne va plus". Rocco è un personaggio sempre più ambiguo, la sua vicinanza con il mondo criminale è sempre presente, sebbene l'autore inserisca uno strano menage familiare che forse stona col personaggio. Comunque è una lettura gradevole.
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    05/06/2019
      

    Il penultimo romanzo di Rocco Schiavone alle prese con diverse rotture di c..., di diverse intensità, non ultima una sorta di 'adozione' forzata nei confronti di due persone che hanno un sacco di problemi e una di loro è direttamente collegata al titolo del libro. C'è anche un omicidio ovviamente che però, forse, non ha trovato il giusto colpevole....
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  • 5 / 5 utenti hanno trovato utile questo commento
    17/05/2019
      

    Amara.

    Amara e piena di speranza. In fin dei conti la parola fine non è stata ancora scritta e forse non lo sarà mai. Cosa è capace di fare l'Uomo. Arricchirsi a tutti i costi. Oppure fare il proprio dovere aldilà del proprio dovere. E credo che persone come Schiavone, Intino, Italo, Fazio esistano davvero. E anche Catarella. Perché no ?
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    02/05/2019
      

    Fate il vostro gioco

    Romanzo che prosegue la serie felice delle avventure di un vice Questore nato a Roma che potrebbe essere il concorrente del commissario Montalbano. Il personaggio ha avuto il riconoscimento del pubblico anche grazie alla serie televisiva che lo ha portato alla ribalta. Ci troviamo ad Aosta, il Vice Questore Rocco Schiavone è alla prese di un caso di livello nove secondo la sua personale tabella di “rotture” e cerca di risolvere questo ennesimo omicidio ; il tutto anche con l’aiuto degli elementi variegati della sua “squadra”, che come personaggi di contorno stanno acquistando sempre di più un proprio spessore . Per capire i collegamenti del vissuto del personaggio principale andrebbero letti i romanzi precedenti . Schiavone, ha un suo metodo particolare di investigare non sempre ortodosso e per questo, grazie al suo passato alla Questura di Roma non è sempre ben visto dai suoi superiori. Ha anche alcuni principi inderogabili sull’amore , sull’amicizia e sulla sua giustizia. Su quest’ultimo elemento potremmo modificare una celebre citazione riferita a Robin Hood ovvero, “ rubba ai ladri e …dona ai bisognosi “. La seconda b è rafforzativa. Il ritmo della lettura è sempre di livello e costante, buoni i dialoghi e le personalizzazioni interiori di alcuni personaggi. Insomma leggerlo non mai sarà tempo sprecato. Buona lettura
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  • 3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento

    Dario Tramacere

    14/04/2019
      

    La vita continua

    Abbiamo lasciato Rocco alle prese con l’ennesima (grave) crisi esistenziale: tradito da Caterina ed in lite con Sebastiano, oltre che in rotta con Furio e Brizio. Lo ritroviamo a Roma per cercare di parlare con Sebastiano, ma visto l’infruttuoso tentativo fa ritorno ad Aosta; dove lo attende la sua quotidianità, pregna di un sempre maggior disincanto che cerca di riempire con le avventure di una sera ed il suo lavoro. Il destino gli riserva un caso apparentemente banale, che ruota intorno al casinò di Saint-Vincent, ma che invece lo terrà impegnato a lungo ed occuperà (come anticipato dalla stessa presentazione) ben due romanzi. Qui siamo, per così dire, al primo tempo, in cui troverà soluzione uno dei due crimini su cui indaga e tra cui cerca il collegamento. È in questi giorni che gli eventi lo porteranno a rafforzare il rapporto di affetto che lo lega a Gabriele, il quale sembra destinato a trovare, per un motivo o per un altro, spazi sempre maggiori nella narrazione. Anche in questo episodio non manca il consueto sguardo critico verso usi e (mal)costumi italici nonché quella pletora di personaggi che vivono al confine fra una indecente aura di legalità presunta (e pretesa) ed una strisciante illegalità “legalizzata”. Su tutto questo vaga lo sguardo del vicequestore e dell’uomo, in un binomio inscindibile e vivo, sempre in divenire; sempre più in bilico fra il dolore per una felicità non più ripetibile e il desiderio di andare avanti, col rimpianto (mai sopito eppure inconfessato a sé stesso) di quel che per un attimo la vicinanza di Caterina gli aveva prospettato. Ma la vita prosegue e non è detto che Caterina, in qualche modo, non possa ripresentarsi né è escluso che il rapporto coi vecchi amici possa essere recuperato. Intanto, però, anche i nemici di Rocco si danno da fare; perché ciascuno, a proprio modo e con le proprie regole, cerca di giocare la sua partita...
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  • 7 / 10 utenti hanno trovato utile questo commento

    Roberto Serra

    06/03/2019   

    Argomento vero e attuale di questo libro: la ludopatia, un problema che oltre a rappresentare un caso da risolvere, sfiora amicizie e affetti di Schiavone. Dolce e amaro, come i tutti i libri di Manzini su Rocco Schiavone.
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  • 5 / 10 utenti hanno trovato utile questo commento

    Maria Luisa Leo

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    06/03/2019   

    Schiavone non delude mai. Manzini ha il pregio di non rincorrere a tutti i costi l'happy end o la favoletta in cui tutti sono buoni, belli e bravi. Il "problema" di Italo ne è ulteriore conferma.
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  • 7 / 14 utenti hanno trovato utile questo commento
    30/01/2019
      

    Schiavone al casinò

    Una nuova inchiesta, questa volta ambientata al vicino Casinò di Saint Vincent. Schiavone e i suoi non solo indagano, ma diventano un gruppo sempre più coeso e nonostante sia strampalato... Infatti è proprio a partire da questo romanzo che lo stralunato e poco eterogeneo gruppetto di sottoposti di Rocco acquisiscono spessore e l'autore approfitta per iniziare ad approfondire la loro conoscenza, come poi verrà portato alla luce nei bellissimi romanzi successivi. Restano i tratti bizzarri e confusionari di un gruppetto di poliziotti sconclusionati, divenuti abili sotto la guida del vicequestore. La vicenda al Casinò si concluderà nel volume successivo...
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