Dettaglio del documento
- Lo trovi in
- Scheda
- Commenti
- Chi ha letto questo ha letto anche...
- Forse ti può interessare
Se vuoi inserire un commento a questo documento o indicare con un voto da 1 a 5 la tua preferenza inserisci il tuo codice utente e la tua password dal pulsante Accedi in alto a destra.
Non sei ancora un nostro iscritto? REGISTRATI ON-LINE!!
Non sei ancora un nostro iscritto? REGISTRATI ON-LINE!!
-
4 / 7 utenti hanno trovato utile questo commento15/04/2023
L'Africa non esiste
Siamo qui davanti questa porta di vetro cemento. La luce che filtra è abbagliante! Siamo con lui, Kapuscinski, che è tranquillissimo, solo sudato ma è normale, anche noi lo siamo perché fa una gran caldo … ma lui, voltandosi verso di noi, sorride e avverte: “ La prima cosa che colpisce è la luce. Luce dappertutto, forte, intensa. Sole dappertutto” e poi sussurrando misteriosamente: "Ghana 1958" spalanca la porta e … e… Siamo dentro. No, siamo fuori. Non importa. Siamo con lui. Come stare in una stanza in cui si aprono finestre e finestre su panorami umani che rapiscono e sconvolgono il cuore… e poi si chiudono e ancora se ne aprono altre… e i panorami sono diversi o simili… e mentre li guardi , ciascuno per volta, niente ti interessa più di quello che vedi. È notte infine. Ora l’elefante ti fissa con “ attenzione, con insistenza, con una profonda immota cupezza” mentre si avvicina il momento più abbagliante, l’alba… Attraversi la porta e il vetro cemento è ancora blu rosa come l’aurora.. qualcuno venendoti incontro ti dice: “Ah sì? Hai letto Ebano di Kapuscinski? Certo, conosco, un bel libro sull’Africa“. Dopo un momento di silenzio, osserverai quasi parlando a te stesso “Che dici? L’Africa non esiste. L’Africa è un elefante ed io ho incontrato degli uomini. “Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento16/08/2021
Alla scoperta dell'Africa
Un libro interessantissimo scritto da un famoso giornalista polacco che, seppur datato, ci racconta un'Africa interessantissima di cui noi occidentali conosciamo talvolta solo un'eco. Viaggiando nei vari Stati ex coloniali, ne racconta con dolore e partecipazione , che in certi momenti stringe cuore e anima, la povertà estrema, la crudeltà dei signori della guerra nei confronti dei loro conterranei, i bambini con il mitra in mano e soprattutto la fame e la sete e il caldo torrido che falcidia alcune popolazioni, che talvolta vediamo in televisione e a cui ci siamo purtroppo abituati.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato