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0 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento24/09/2024
intenso e commovente
Due storie connesse, raccontate con un trasporto dato da una profonda conoscenza. Molto bello.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento11/09/2023
La forza dell ‘amicizia
Descrizione del rapporto di amicizia tra tre persone: l’autore e altri due scrittori cui viene reso omaggio. Il rapporto si snoda nella pura amicizia, non sfociando in alcun rapporto amoroso e non è senza conflitti o separazioni dovute anche alle diverse carriere intraprese. Le vite dei due amici si concludono tragicamente e prematuramente a causa di un incidente stradale e malattia. Il libro è l’occasione per apprezzare le loro opere e ricordare che la vita è costituita dagli anni vissuti, ma anche dal ricordo che permane nella mente di chi ci ha voluto bene: queste sono le due vite. Un libro che offre molti spunti di riflessione.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
0 / 11 utenti hanno trovato utile questo commento23/11/2022
Gli amici
I due scrittori morti prematuramente in questa narrazione che è il modo per tenerli vicini perchè il tempo che passa non fa che allontanarne il ricordo.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
3 / 3 utenti hanno trovato utile questo commento28/01/2022
Rivivere gli amici
Queste "Due vite" di Emanuele Trevi in realtà ne offrono tre: quelle dei due amici scomparsi, Rocco Carbone e Pia Pera, ma anche quella dell'autore che le racconto e fa rivivere gli amici scrittori. Un libro pieno di vita ripercorsa con delicatezza e poesia, senza inganni però! Dalla mano di Emanuele scopriamo e ci addentriamo nell'animo umano ma ripercorriamo pure le vicende vitali letterarie e amicali di tutti e tre.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
10 / 13 utenti hanno trovato utile questo commento21/05/2021
Due vite di Emanuele Trevi
Il libro è la personale narrazione dell'amicizia ventennale dello scrittore con due persone particolari: R. Carbone letterato e poeta e P. Pera letterata russologa, traduttrice, scrittrice. Incontrati da ragazzi ed entrambi morti a breve distanza l' uno dall'altra, il primo per un incidente in macchina, poi ritenuto anche un omicidio, la seconda di SLA. La scrittura è bella, essenziale, carica di affetto, vicinanza e dolore. Usa un percorso narrativo che passa attraverso la nostalgia e ti arriva al cuore. L'autore, con l'analisi in dettaglio della prosa degli amici, ci descrive in profondità i due brevi tratti di vita, già dolorosi e tormentati del loro indipendentemente dai danni subiti, che lo hanno arricchito proprio per queste caratteristiche. E viene fuori anche il sadismo ed il masochismo che l'amicizia a volte esprime. Sembra più un saggio che un romanzo, perché non gli si riconosce una vera e propria trama, ma anche "" Un' estate a Roma" del 2004 si muove sulle stesse corde, per raccontarci di un'altra amicizia con un altro amico scrittore, anche lui morto per malattia. Non c'e la storia, ma il libro ti fa partecipare e forse anche entrare nel dolore, nel rimpianto e nella nostalgia provati dallo scrittore. Maria GraziaHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
13 / 14 utenti hanno trovato utile questo commento23/04/2021
Due amici da raccontare per farli rivivere
Il libro è dedicato alle storie di due amici di Trevi, due scrittori prematuramente scomparsi, Rocco Carbone improvvisamente, in un incidente di moto, e Lia Pera per la SLA, dopo molte sofferenze. Le persone possono avere una nuova vita nel ricordo di chi le ha amate ed è sopravvissuto loro, questo in estrema sintesi è il nucleo del libro, perché non si è morti davvero fino a quando rimane il ricordo nel cuore di altre persone, e queste persone trasferiscono sulla carta questi ricordi. E' un libro strano, non un romanzo, anche se vengono raccontati episodi della vita sia dell'autore che dei suoi amici, né un saggio, anche se molte pagine sono occupate dalla critica dei libri scritti o tradotti dai suoi amici. E' uno strano ibrido, che mi ha lasciata un po' perplessa: da un lato affascinata dalla scrittura di Emanuele Trevi, che è decisamente bravo, dall'altra un po' delusa per non aver capito fino in fondo dove volesse andare a parare.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato