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Dona Flor e i suoi due mariti

Amado, Jorge

Garzanti <casa editrice> 2003

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Il romanzo ruota attorno alla vedovanza di dona Flor e al suo lutto stretto, vissuto nel ricordo di Vadinho, delle loro ambizioni, del fidanzamento e dello sposalizio. Coglie l'intimità della giovane vedova, il suo riserbo, le sue notti insonni e la sua insoddisfazione. [...]
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  • 4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento
    15/09/2024
      

    Tra passione e ragione nella magia di Bahia

    Un romanzo ricco di suggestioni e simbolismi, in cui Jorge Amado coniuga magistralmente realismo e magia. È un inno alla vita e all’amore, una celebrazione della cultura brasiliana e della vitalità che essa esprime. Con la sua scrittura intensa e coinvolgente, Amado ci trasporta nel cuore di Salvador de Bahia, una città vibrante e sincretica che diventa protagonista insieme ai personaggi. La storia ruota attorno alla vedovanza di Dona Flor, una donna affascinante e cuoca talentuosa. Dopo aver perso precocemente il suo primo marito, Vadinho, un uomo passionale e travolgente, Flor si ritrova a vivere un amore più tranquillo e razionale con il dottor Teodoro. Vadinho era affascinante ma irresponsabile, amante del divertimento, del gioco d'azzardo e della trasgressione. Egoista e irrispettoso, con i suoi tradimenti e le sue costanti irrequietezze, aveva reso la vita di Flor un tormento. Eppure, nonostante tutto, lei lo amava profondamente. Vadinho muore improvvisamente durante il Carnevale, una festa che rappresenta simbolicamente la sua vita di eccessi, dove ogni regola sociale viene sospesa. Dopo la sua morte, Flor passa notti insonni e turbate, finché non trova una nuova serenità nel matrimonio con Teodoro, un uomo l'opposto di Vadinho: premuroso, rigoroso, e affidabile. La loro vita matrimoniale è prevedibile e ordinata, fino al punto che l’intimità viene scandita con precisione: "l’amore il mercoledì e il sabato… con bis assicurato al sabato, facoltativo al mercoledì." Ma proprio quando Flor sembra essersi adattata a questa esistenza stabile e priva di scosse, il fantasma di Vadinho ritorna. Il suo spirito, ancora irresponsabile e passionale, irrompe nella sua nuova vita, creando un inedito triangolo amoroso. Flor si ritrova così a condividere la propria esistenza tra la sicurezza e l’ordine offerti da Teodoro, e la passione incontrollabile rappresentata da Vadinho. Questo conflitto non è solo di natura sentimentale, ma anche profondamente simbolico: Vadinho incarna il desiderio e la libertà, mentre Teodoro rappresenta la stabilità e la rispettabilità. Il dualismo tra i due mariti riflette la complessa ricerca di equilibrio che ogni essere umano affronta: la tensione tra passione e ragione, edonismo e responsabilità, eccesso e ordine. Dona Flor, riuscendo a integrare questi estremi nella propria vita, diventa simbolo di un’armonizzazione tra desideri apparentemente inconciliabili. “È accaduto a Bahia, dove questa e altre magie avvengono senza destare meraviglia.” La città è essa stessa un personaggio del romanzo; descritta come un crogiolo di culture e religioni, con influenze africane, cattoliche e indigene, fa da sfondo alla trama e conferisce al ritorno di Vadinho un’aura di plausibilità. In una città dove il confine tra il mondo materiale e quello spirituale è sottile, la magia si mescola alla realtà quotidiana senza destare stupore. La cucina di Dona Flor, infine, diventa un ulteriore simbolo: è l’espressione della sua sensualità e del suo amore, un luogo dove sapori diversi si fondono, proprio come la cultura bahiana unisce diverse tradizioni. Attraverso i suoi piatti, Flor esprime la passione che continua a convivere con il bisogno di ordine e stabilità. La pregevole scrittura di Amado si dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, una vera e propria esperienza sensoriale, una gradevole (ri)lettura che invita a riflettere sul significato di felicità, su come questa possa derivare dall'accettazione di tutte le sfumature dell'esistenza: desiderio e dovere, caos e ordine, vita e morte.
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  • 6 / 6 utenti hanno trovato utile questo commento
    24/12/2020
      

    Donna Flor e i suoi due mariti

    Dona Flor e i suoi due mariti. Una favola che brulica di vita nel mondo colorato di Baya,dove si mescolano sapori di mare, di samba,di deliziose pietanze. Un'orgia di sensazioni e magia condita da un'ironia che diverte e coinvolge.Dona Flor bella,sensuale,saporita come i piatti che io,è innamorata pazza di Vadinho,screanzato rubacuori;ma lui muore e la vita non ha più colore, né riso ,né gioia per lei. Intorno recitano comari,dona Rozilda ("un mercoledì delle ceneri! ),la maliziosa dona Norma. ..e il dr.Teodoro, il suo secondo marito, tranquillo,affidabile,metodico.Ma Vadinho vive in lei,ed è impossibile non cedere!Amado conosce bene l'animo femminile e svela una verità:la passione d'amore è nemica della stabilità, e viceversa, occorre prendersi il meglio di ogni cosa per amare senza fine. E Vadignho,vincendo l'ultima debole difesa di Dona Flor,declama: Lui il tuo volto mattutino,Io sono la tua notte. ..per essere felice hai bisogno di tutte e due ...Ora si ,sei Dona Flor intera, come devi essere" .
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  • 8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento
    29/09/2020   

    Dona Flor e i suoi due mariti. Anna Maria Innocenzi. Flor, conduceva una eccellente scuola di cucina, era divisa fra due mariti: Vadinho , un giovane esuberante frequentatore di prostitute, inoltre con la sua parlantina, riusciva spesso ad ottenere prestiti quando non richiedeva il denaro alla moglie, anche con arroganza, per poi soddisfare la sua dipendenza dal gioco d’azzardo. Flor, rimasta vedova, si sposò poi con il farmacista Teodoro, rispettoso e rispettabile, forse troppo metodico ritenuto forse noioso e quindi la donna evoca il fantasma di Vadinho ricordando soltanto la grande intesa sessuale che esisteva fra loro e sembra quindi dimenticare le umiliazioni subite da parte di costui. Come a dire che il sesso prevale sul sentimento, sulla dignità della protagonista. Il racconto, a mio parere, va contestualizzato sia al luogo di una piccola comunità sia all’epoca in cui viene scritto(1966). Altrimenti potrebbe apparire come uno svilimento della figura femminile. Il libro comunque,anche se un poco prolisso, ha il merito di farti assaporare la realtà di una società multiculturale del Brasile fatta di miti, ritmi di samba e pettegolezzi delle comari.
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  • 8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento
    28/09/2020   

    Dona Flor e i suoi due mariti

    Narrazione fiabesca molto particolareggiata piena di metafore… e a tratti anche comica. "Dona Flor e i suoi due mariti"... ecco i due mariti che rappresentano il bene e il male. Ma questi due concetti sono veramente tali? Dona Flor rappresenta le varie sfaccettature dell'animo umano: battaglia tra spirito e materia... perbenismo e voluttà carnale. Finalmente la protagonista trova equilibrio e felicità con entrambi: bene e male. È questa la riflessione che ci pone l'autore. ( Claudia Pavan - Circolo Lettori Biblioteca Pasolini)
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  • 8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento
    28/09/2020
      

    "...il peggior peccato mortale è la tristezza, il solo che offenda la vita.."

    Dona Flor e i suoi due mariti. Jorge Amado. "...il peggior peccato mortale è la tristezza, il solo che offenda la vita....se vuoi essere fedele alla memoria di Vadinho, affronta la vita con gioia...". Libro divertente e leggero. C'è bisogno di due amori per riempire un cuore. Vadinho è sensualità, sesso, allegria. Teodoro è tranquillità, quotidianità; ma anche noia. Dona Flor vivrà felice con uno e il fantasma dell'altro. Amado ci offre una narrazione che si legge facilmente e affascina per ironia, caratterizzazione dei personaggi. Interessante la struttura con brevi introduzioni a inizio delle cinque parti di cui si compone il romanzo, ricco anche di ricette, divinità, tradizioni della cultura di Bahia. (Fiorella Guglielmi - Circolo Lettori Biblioteca Pasolini)
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  • 8 / 8 utenti hanno trovato utile questo commento
    27/09/2020   

    Le diverse sfaccettature dell’amore e delle relazioni sentimentali narrate con ironia, umorismo e sensualità. Tanti i personaggi descritti dettagliatamente insieme al mondo di Bahia con le sue usanze e tradizioni: dalle ricette culinarie ai riti paganeggianti, le superstizioni, i pettegolezzi. Un popolo variegato e multietnico per il quale le differenze sono parte integrante della cultura e del linguaggio comune. Scrittura elegante e scorrevole. Lettura piacevole e divertente. Giorgio - Circolo lettori Biblioteca Pasolini
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    Guglielmo Cecere

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    27/09/2020
      

    “Tutto è accaduto come è stato narrato, chi non ci vuol credere non ci creda..."

    È accaduto a Bahia, dove tali cose magiche avvengono senza causare meraviglia”. Meravigliosamente semplice, si potrebbe definire una enantiodromia, una corsa nell'opposto: i suoi due mariti Vadinho e Teodoro. Una fiaba per adulti, ironica e carnevalesca al ritmo di samba e capoeira, intrisa di spiritualità brasiliana, di maghi e stregoni macumbeiros, riti voodo, una cucina golosa e stuzzicante, dal tintinnio delle fiches nelle case da gioco di Vadinho ai profumi delle spezie nella farmacia di Teodoro. Tanti i personaggi oltre ai protagonisti: la madre di Flor, Dona Rozilda, ” in grado di sterminare il buon umore a chiunque” (tranne a Vadinho!); e le comari: Dona Amelia, Dona Norma, Dona Gisa e altre oltre alla più pettegola di tutte, Dona Dinora che prevederà il secondo matrimonio. Come non riconoscere questi personaggi tra le nostre conoscenze! (Guglielmo, Circolo Lettori Biblioteca Pasolini)
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