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0 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento17/02/2024
Sulla condizione femminile
Una storia corale, raccontata da più voci, uno spaccato della cultura musulmana descritto con tratti onirici, la storia di una bambina allevata come un maschioHai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
2 / 2 utenti hanno trovato utile questo commento13/06/2022
Un tema sociale importante trattato con una tecnica narrativa onirica
Il libro è proprio così. Tratta un tema sensibile - la condizione femminile nella società marocchina, che considera le figlie femmine una disgrazia con effetti anche patrimoniali...in assenza di figli maschi i beni vanno alla famiglia di origine del defunto- ma lo fa con la tecnica narrativa del racconto con diverse riprese e diversi narratori, che si succedono offrendo diverse versioni della vicenda: una ottava figlia femmina di un facoltoso commerciante cresciuta da maschio e tale considerata dalla comunità. A volte ci si perde nei vari meandri del racconto (qualcuno lo ha paragonato alle Mille e una notte)....resta comunque un libro con valore di testimonianza di una realtà fortunatamente lontana da noi.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato -
1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento19/03/2019La storia di Ahmed - nato femmina ma da suo padre allevata come un maschio, per non disperdere l'eredità dopo le prime sette figlie femmine - è la storia di una metamorfosi (prima imposta, subita e poi rivendicata) che si rispecchia nella narrazione stessa. Il narratore scompare, ricompare, si trasforma, così come si trasforma la storia e il destino del personaggio. Tahar Ben Jelloun dichiara la sconfitta delle parole, non riusciranno mai a raccontare la storia di Ahmed ma lo fa usando parole magnifiche, stonando a volte, le storie non sono mai neutre e il narratore incauto rischia di essere ingoiato da esse.Hai trovato utile questo commento?
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