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4 / 4 utenti hanno trovato utile questo commento08/01/2021
Titolo fuorviante
Nutrivo grandi aspettative da questo saggio, peraltro fuori commercio e introvabile. In realtà è stato una grande delusione, e ora mi sono più chiare le ragioni della mancata ristampa. L'autore, uno che si è letto tutto lo scibile universale, non dà la sensazione di voler condividere un pezzo della sua sapienza con noi comuni mortali, ma piuttosto di parlare alla ristretta élite dei suoi simili. Il filo conduttore che ha in testa, spiegato nell'altro suo volume "Il canone Occidentale", vede tributaria a Shakespeare e Cervantes (più al primo che al secondo) quasi tutta la produzione letteraria successiva. Già qua partiamo male, perché se non avete letto né l'uno né l'altro due terzi delle notazioni risulteranno oscure. Tornando spesso su questo assioma, Bloom fa accostamenti tra autori passati e contemporanei, senza motivarli, dando per scontato che il lettore abbia divorato tutti i volumi citati, e riesca quindi a seguire in maniera agile le sue digressioni. Mi aspettavo un elenco ragionato di alcuni testi con una analisi delle loro caratteristiche peculiari, che normalmente sfuggono al lettore meno attento, e per cui vale la pena scegliere proprio quel libro (e non un altro dello stesso autore, per dire). Qualcosa di simile a "Lezioni di letteratura"di Nabokov. Oppure una serie di modalità con cui approcciarsi ad un testo in maniera più profonda, riuscendo a coglierne rimandi, livelli secondari di lettura etc. Niente di tutto questo. Avete presente la prima pagina del Pendolo di Foucalt, e tutti quei libri che hanno il potere di farvi sentire immensamente ignoranti, in maniera del tutto gratuita, a beneficio di un inutile sfoggio di erudizione dell'autore? Ecco.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato