Come si scrive un racconto? E un romanzo? E una poesia? Tutta la vita di Gordon Lish sembra consacrata a rispondere a queste domande inesauribili. Ci ha provato in ogni modo: da editor e infaticabile scopritore di talenti, come insegnante e inventore di mode letterarie e infine da scrittore, con la sua produzione di racconti e romanzi.
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In queste ipnotiche short stories che vogliono abbracciare tutto l'arco narrativo della sua vita - dall'infanzia perlopiù solitaria trascorsa a Long Island affetto da psoriasi cronica fino al precipizio della tarda età, passando per la vita adulta spesa tutta al servizio delle parole, quelle sue e degli altri - gli amori e i disamori di Gordon Lish rimangono quasi sempre sotto la superficie. A uno sguardo più profondo, però, il protagonista non può che essere lui, esplicitato fin dal principio eppure celato proprio da quel nome e cognome che ha fatto la storia della letteratura statunitense e che così tanti associano alle più sconsiderate nefandezze. Ma chi è Gordon Lish? Nato nel 1934 a Hewlett (New York), Lish ha lavorato come responsabile della narrativa a Esquire prima e alla Alfred A. Knopf poi, scegliendo, seguendo passo passo e facendo pubblicare i lavori di scrittori come Harold Brodkey, Raymond Carver, Don DeLillo, Barry Hannah, Amy Hempel e Cynthia Ozick. Nel 1984, nella sua doppia vita da scrittore, invece, riceverà un O. Henry Award per A Jeromé: con amore e baci. Qualche anno prima, sempre Lish aveva tratto in inganno parecchi appassionati e addetti ai lavori facendo pubblicare anonimo un racconto su Esquire intitolato A Rupert, senza promettere niente: in tanti l'avevano scambiato per un ritorno sulle scene del grande recluso J.D. Salinger che non pubblicava nulla da oltre dieci anni. Nonostante questo curriculum, in italiano finora era stato pubblicato solamente Caro signor Capote (Nutrimenti, 2008). Ricorsive e disincarnate, piene di inventiva e soluzioni stilistiche impensabili, queste storie che assomigliano a sofisticate barzellette yiddish, oltre a racchiudere in sé una specie di biografia per racconti di una personalità abrasiva e di un uomo larger than life che al racconto ha dedicato la propria vita, rappresentano un vero e proprio manuale di scrittura in forma narrativa destinato a chiunque voglia maneggiare quegli oggetti incandescenti che sono le parole.
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1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento
Michele D'apuzzo
30/01/2024
Come scrivere un racconto è probabilmente uno dei peggiori libri letti negli ultimi anni, con una struttura frammentata si profila come una contenitore di 32 pseudo-racconti privi di qualsiasi senso logico e perlopiù ripetitivi. Parvenza di umorismo spacciato per letteratura. Un rotocalco newyorkese con sembianze di un bignami da frasi fatte.